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Sanremo 2025, Simone Cristicchi e quel "momento speciale" sul palco

La sua 'Quando sari piccola' oltre a essere nella top5 è anche il brano più ascoltato e visualizzato anche sui social: "Da anni non ero nelle playlist radio"

Simone Cristicchi - (Fotogramma)
Simone Cristicchi - (Fotogramma)
12 febbraio 2025 | 12.29
LETTURA: 2 minuti

"Ieri è stato un momento speciale". Cosi Simone Cristicchi commenta la prima serata di Sanremo 2025 in cui si è posizionato nella top5 votata dalla sola giuria della Sala Stampa dell'Ariston Roof. L'artista, con la sua 'Quando sarai piccola', ha commosso il pubblico che, al termine dell'esibizione, si è alzato in piedi per applaudirlo.

"Sono contento, da tanti anni non ero presente nelle playlist radiofoniche ed è un senso che va al di là della musica, è quasi sociale. Demandare a una canzone di sensibilizzare è grandioso", ha poi aggiunto il cantautore romano.

Da ieri, inoltre, il suo brano è quello più ascoltato e visualizzato anche sui social: "Credo che la poesia non si debba basare sui numeri ma altri parametri imponderabili e sta succedendo questo". E sull'apprezzamento dei giovani dice: "Ci speravo anche perché per la fetta di pubblico dai 25 anni in giù io neanche esistevo. E' bello che mi abbiano scoperto. Io punto molto su di loro, punto su quella generazione di nipoti che hanno una sensibilità". Poi ha raccontato un aneddoto: "Ieri un ragazzo mi ha scritto: 'Dopo la tua canzone sono andato a guardare il resto del festival a casa con mia madre che era da sola'".

Infine, un annuncio speciale: giovedì nella cattedrale di San Siro di Sanremo l'artista terrà un concerto: "Un evento speciale che vuole un po' riportare la canzone alla sua origine sacra. Sarà emozionante per me".

Neurologi: "Questa canzone è un inno all'amore"

La canzone di Simone Cristicchi "è un inno all'amore, quell'amore che unisce oltre la malattia e che nella malattia trova il suo senso più vero. Il brano del cantautore romano ha il merito di portare alla ribalta tutti coloro che si dedicano ogni giorno a chi soffre, a quelli che si ammalano, e soprattutto a chi perde la salute del cervello". Così all'Adnkronos Salute Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin), a margine della presentazione - oggi alla Camera - dell'Intergruppo parlamentare 'One Brain - per la tutela delle persone con disturbi mentali e neurologici', sul brano che racconta la malattia della madre che nel 2012 a 63 anni fu colpita duramente da un'emorragia cerebrale mentre era da sola in casa e che le ha causato danni permanenti. Per settimane in terapia intensiva, "mamma Luciana si è risvegliata - scrive Cristicchi - ma non è la stessa Luciana di prima. E' tornata bambina, ma Luciana sorride, sorride comunque".

"Nel giorno in cui in Parlamento viene istituito l'Intergruppo One Brain, parlare di salute del cervello a Sanremo non è una semplice coincidenza, ma esprime una crescente consapevolezza nel nostro Paese delle malattie mentali e delle malattie neurologiche e della loro rilevanza sociale", conclude Padovani.

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