Partite all'Ariston le prove dei 30 cantanti in gara, aperte per la prima volta anche alla stampa
Sono partite al teatro Ariston le prove dei 30 cantanti in gara al festival di Sanremo 2024, aperte per la prima volta anche alla sala stampa radio tv Lucio Dalla. Si parte con ‘Ricominciamo tutto’, la ballad dei Negramaro, poi si muove la testa al ritmo dei Ricchi e Poveri ‘Ma non tutta la vita’, che sorprendono con un coupe de theatre dalla platea. “Devo decidere se cantare o ballare, perché mi viene il fiatone”, scherza la ‘brunetta’ Angela Brambati. Il look di Annalisa, in pantaloncini cortissimi e stivali, ammalia mentre canta ‘Sinceramente tua’, e il ritmo coinvolge la platea. Minigonna vertiginosa, capelli blu per Rose Villain, il pezzo in sala funziona.
Grande accoglienza sulla fiducia per Diodato appena entra sul palco, accompagnato da applausi: fiducia poi confermata dalla grande eleganza del pezzo, e dalla coreografia del corpo di ballo di ‘Ti muovi’. Mamhood fedele a sé stesso fa ballare, poi è la volta dei Bnkr44 e il loro ‘Governo Punk’. Piccolo inconveniente tecnico che li fa ricominciare dopo cinque secondi. “Piaciuto? Grazie, ciao!”, scherzano loro. Poi Sangiovanni, Clara Soccini in arte Clara con ‘Diamanti grezzi’, che piace molto alla platea. Applausi in mezzo all’esecuzione per Alessandra Amoroso e la sua ‘Fino a qui’, con cui è in gara per la prima volta nella sua carriera.
Poi Fred De Palma, seguito da Fiorella Mannoia che “orgogliosa canta” Mariposa, una ballata che fa battere le mani. ‘L’amaro in bocca’ dei Santi Francesi in look total black, colore che predomina in assoluto gli outfit delle prove, precede i The Kolors, che entrano emozionati. “Possiamo dire che è già bello così?”, chiedono scatenando gli applausi. Il loro tormentone ‘In ragazzo, una ragazza’ scalda definitivamente il pubblico e Big Mama, elegantissima in nero canta la radiofonicissima ‘La rabbia non ti basta’, infiamma definitivamente la platea. Ci pensano poi Renga e Nek a riportare il pubblico al sogno dell’amore romantico, con ‘Pazza di te’. Si va in pausa. La serata è ancora lunga. E l’attesa è già pieno festival.
(di Ilaria Floris)