L'edizione 2022 ha ottenuto anche una maggiore copertura mediatica dei suoi 31 eventi in cartellone per un totale di 13.100 presenze (+53% rispetto al 2021) e 957.000 euro incassati (+47%). Nell'edizione dell'anno prossimo è in programma la prima esecuzione moderna di 'Eduardo e Cristina' nell'edizione critica della Fondazione Rossini
Il Rossini Opera Festival di Pesaro ha chiuso con successo la 43esima edizione con il gala 'Tra rondò e tournedos' alla Vitifrigo Arena e festeggia gli ottimi risultati che segnano una sensibile crescita di spettatori e incassi rispetto al 2021. L'edizione 2022 ha ottenuto anche una maggiore copertura mediatica dei suoi 31 eventi in cartellone, con l’assoluta novità dei 'Salons Rossini', tenuti in tre borghi storici nei dintorni di Pesaro, e il ritorno dei Concerti dal balcone della Casa natale del compositore.
Tornando ai dati, il botteghino ha fatto registrare 13.100 presenze (+53% rispetto al 2021) ed un incasso di 957.000 euro (+47%). La percentuale di stranieri si è attestata al 55% (+3%), con Francia, Germania, Svizzera, Austria, USA, Spagna, Regno Unito, Belgio, Olanda, Giappone, Australia, Irlanda, Slovacchia e Polonia tra le nazioni più rappresentate. Spettatori provenienti anche da Brasile, Cina, Estonia, Grecia, Israele, Lettonia, Lituania, Messico ed altri per complessive 34 nazioni straniere.
Quanto alla prossima edizione del Rof, che si terrà dall’11 al 23 agosto 2023, nel cartellone spicca la prima esecuzione moderna nell’edizione critica della Fondazione Rossini di 'Eduardo e Cristina', diretta da Jader Bignamini e messa in scena da Stefano Poda. Al suo fianco un’altra nuova produzione, 'Adelaide di Borgogna', diretta da Francesco Lanzillotta e messa in scena da Arnaud Bernard, nonché la ripresa di 'Aureliano in Palmira', diretta da George Petrou per la regia di Mario Martone, al Rof nel 2014 e premiata come Best Rediscovered Work agli International Opera Awards. Tra i concerti, la 'Petite messe solennelle' diretta da Michele Mariotti.