Ottimi ascolti su Rai3 per il primo dei tre speciali dedicati ad opere liriche raccontate da Pippo con Antonio Di Bella. Il conduttore: "Per me è come un Sanremo andato bene. Si potrebbe pensare alla prima della Scala"
"La soddisfazione me la prendo tutta, questa volta. Portare un milione di spettatori all'opera a fine luglio su Rai3 è un risultato enorme. Per me paragonabile colo ad un Sanremo andato bene". Pippo Baudo non nasconde la soddisfazione per l'ottimo risultato ottenuto ieri dalla 'Cavalleria Rusticana' dell'Arena di Verona raccontata agli spettatori dal senatore dei conduttori insieme al direttore di RaiNews24, Antonio Di Bella. Il primo dei tre speciali di Rai (il secondo sarà dedicato ai 'Pagliacci' di Leoncavallo e il terzo all''Aida' di Giuseppe Verdi) è stato infatti seguito da 981.000 spettatori con uno share del 5.3%. Un risultato davvero ragguardevole, considerando il calo fisiologico degli ascolti in estate.
"Un risultato pieno di significati - spiega in un'intervista all'Adnkronos - perché vuol dire che la Rai deve avere più fiducia nelle sue potenzialità e nel suo pubblico e sperimentare più format anche nel settore della divulgazione culturale. Ottenere un risultato del genere con un'opera lirica fa ancora più piacere nel momento in cui alla Rai è appena arrivato come amministratore delegato un uomo come Fuortes che di opera si è occupato a lungo e può cogliere tutta la potenzialità di operazioni di questo tipo", sottolinea Baudo.
Dell'accoppiata con Di Bella, Baudo dice: "Potevo farlo solo con lui. Con lui ho un rapporto familiare e mi ha sempre affascinato la semplicità con cui riesce a raccontare cose e scenari molto complessi".
"Devo ringraziare Gianmarco Mazzi (ad e direttore artistico di Arena di Verona Srl, società che organizza la stagione degli eventi “live & TV” all’Arena, ndr.) - aggiunge Baudo - che dopo aver trovato una grande alleata nella sovrintendente Cecilia Gasdia e in tutta l'Arena, ha proposto il progetto al direttore di Rai3 Franco Di Mare e alla sua vice Rosanna Pastore che hanno sposato l'idea e me l'hanno proposta. La Rai deve fare più operazioni di questo tipo", dice Baudo. Che ha già un'idea per il futuro. "Pensate a come sarebbe interessante proporre, oltre alla tradizionale diretta della prima della Scala il 7 dicembre, su un altro canale, come Rai3, la versione raccontata e commentata, rendendola adatta ad un pubblico molto più largo di quello dei melomani", conclude Baudo. Insomma, il messaggio a Fuortes è inviato.
di Antonella Nesi