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"Perso" Festival festeggia 10 anni e torna a Perugia all'insegna della pace

Il Perugia Social Film Festival, dal 27 settembre al 9 ottobre, è una rassegna cinematografica sulla salute mentale ma anche un esperimento sociale e il ritratto di una comunità senza etichette. Il direttore artistico Giovanni Piperno "C'è una bella promiscuità tra quelli considerati ufficialmente 'pazzi' e noi che ufficialmente non lo siamo".

Locandina della decima edizione del Perugia Social Film Festival
Locandina della decima edizione del Perugia Social Film Festival
25 settembre 2024 | 13.31
LETTURA: 3 minuti

Cinema, inclusione, comunità. Questi gli ingredienti di 'Perso', il Perugia Social Film Festival, in programma nel capoluogo umbro dal 27 settembre al 9 ottobre, che dedica questa edizione al tema della pace: si parlerà, tra gli altri, del conflitto israelo-palestinese e la guerra in Ucraina attraverso incontri, film internazionali e focus per invitare alla riflessione. Questa è un’edizione speciale: il festival taglia il traguardo dei 10 anni.

"Non è stato facile sopravvivere - racconta all'Adnkronos il direttore artistico di 'Perso', Giovanni Piperno - ma siamo una squadra davvero motivata. Non solo. E' la città stessa che ci ha aiutato a tenere vivo, negli anni, il nostro festival: una comunità aperta ai linguaggi sperimentali e ai film internazionali, anche quelli in bianco e nero che durano due ore e mezza", ironizza. "E non è un caso che nel centro della città ci siano sei sale d’essai”. La manifestazione è stata presentata a ‘casadante’, un locale romano nel ‘cuore’ dell’Esquilino. Ed è proprio lì, nel quartiere simbolo di inclusività e multiculturalità, che Piperno ha illustrato la rassegna cinematografica sulla salute mentale - aperta tutti e gratuita - che quest’anno celebrerà anche i 100 anni della legge Basaglia con uno spettacolo al Teatro Morlacchi di Perugia, dal titolo ‘(Tra parentesi) la vera storia di un’impensabile liberazione’, di e con Peppe Dell’Acqua, un collaboratore di Franco Basaglia, e Massimo Cirri. Ma anche con proiezioni e spettacoli dedicati alla salute mentale.

Un festival che è molto di più: un esperimento sociale e ritratto di una comunità senza etichette, a partire dalla giuria dei cortometraggi composta dalle detenute della Casa circondariale di Perugia-Capanne, dal ristorante in cui lavorano persone con disabilità cognitiva e dai volontari che danno il loro contributo durante i giorni della kermesse. "C’è una bella promiscuità tra quelli considerati ufficialmente 'pazzi' e noi che ufficialmente non lo siamo. Insomma, come diceva Basaglia, ‘visto da vicino nessuno è normale’”, sottolinea Piperno. Questa vocazione e la continuità di questi 10 anni “sono rappresentate dalla speciale attività di formazione sul cinema svolta nel carcere di Perugia e raccontato nel libro ‘Colmare le distanze’, curato da Maurizio Giacobbe, che presentiamo il 2 ottobre”, illustra ancora il direttore artistico.

Tra gli highlights di questa edizione anche una retrospettiva dedicata al regista Leonardo Di Costanzo per la “densità, profondità e calore che mette nel suo cinema” e il restauro del film di finzione girato a Perugia ‘I corpi presentano tracce di violenza carnale’ (1973) di Sergio Martino con Luc Merenda, entrambi ospiti del festival. “È il thriller all'italiana più amato dal regista Quentin Tarantino”, ricorda Piperno. E ancora, nei giorni di 'Perso' non mancheranno tour in bici attraverso i luoghi più significativi del cinema a Perugia e una selezione di documentari, che animano la kermesse fin dalla prima edizione.

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