E' stata l'iconica Laurie Henderson del film 'American Graffiti'
E' morta a 75 anni Cindy Williams, l'iconica Laurie Henderson del film 'American Graffiti' e l'idealista Shirley Feeney della popolare sitcom 'Laverne & Shirley'. L'attrice statunitense è deceduta a Los Angeles dopo una breve malattia. L'annuncio della scomparsa, avvenuta il 25 gennaio, è stato dato oggi con un comunicato diffuso dai suoi figli, Zak ed Emily Hudson. "La scomparsa della nostra gentile ed esilarante madre, Cindy Williams, ci ha portato una tristezza insormontabile che non potrà mai essere veramente espressa - si legge nel comunicato dei figli - Conoscerla e amarla è stata la nostra gioia e il nostro privilegio".
Dopo essere apparsa come una hippie fumatrice di marijuana in 'In viaggio con la zia' (1972), uno degli ultimi film diretti da George Cukor, Williams ha avuto la sua prima grande occasione sotto i riflettori quando ha interpretato Laurie Henderson, la fidanzata di Steve Bolander (Ron Howard) in 'American Graffiti'. La pellicola, campione d'incassi, ottenne una nomination all'Oscar per il miglior film, così come il suo titolo successivo, 'La conversazione' (1974) di Francis Ford Coppola, dove interpretò una donna in pericolo. Tornò a recitare lo stesso ruolo di Laurie in 'American Graffiti 2' (1979) di di Bill L. Norton.
Nel 1975 Williams e Penny Marshall furono ingaggiate dal regista e produttore Garry Marshall per un episodio del telefilm 'Happy Days'. Nel ruolo di "ragazze veloci" - Penny pensava che ciò significasse prostitute - reclutate da Fonzie (Henry Winkler) per un doppio appuntamento con Richie Cunningham (Howard), le due attrici dimostrarono un'immediata chimica sullo schermo. Così Garry Marshall propose il duo femminile per la nuova commedia televisiva 'Laverne & Shirley', ambientata negli anni '50 come 'Happy Days': lo spinoff della Paramount Television iniziava con Laverne DeFazio e Shirley Wilhelmina Feeney, amiche dal liceo, che condividevano un appartamento nel seminterrato di Milwaukee e lavoravano come tappatrici di bottiglie per il birrificio Schotz.
'Laverne & Shirley' debuttò al primo posto negli ascolti il 26 gennaio 1976 e, nella sua collocazione post 'Happy Days' alle 20.30 del martedì sulla rete Abc divenne la serie con il maggior numero di ascolti nelle stagioni 1977-78 e 1978-79. La serie durò otto stagioni ma si concluse nel maggio 1983 senza Williams. Alla fine della settima stagione Williams, sposata con l'attore e musicista Bill Hudson (ex marito di Goldie Hawn), rimase incinta della sua prima figlia, Emily, e non le fu rinnovato il contratto.
Nel 1982 l'attrice fece causa alla Paramount per 20 milioni di dollari, chiedendo di essere pagata per gli episodi che avrebbe perso a causa della sua gravidanza. Dopo un accordo, fu esclusa dalla serie e Laverne andò avanti da sola, senza la sua migliore amica, per gli ultimi 20 episodi.
Cynthia Jane Williams era nata a Van Nuys il 22 agosto 1947 ed era cresciuta a Dallas. Prima di diplomarsi nel 1965, Williams recitò in spettacoli teatrali alla Birmingham High School, dove fu eletta "donna più divertente". Si specializzò poi in teatro al Los Angeles City College e fu la migliore amica di un'altra futura attrice, Lynne Marie Stewart (Bobbie in American Graffiti).
Iniziò la carriera come attrice di spot pubblicitari e apparve in tv dal 1970. Ha recitato in episodi dei telefilm 'Il fantastico mondo di Mr. Monroe', 'La tata e il professore', 'Hawaii Squadra Cinque Zero', 'Sulle strade della California'. Poi arrivò il ruolo in 'American Graffiti' che la consacrò: Williams fu candidata al premio Bafta come miglior attrice non protagonista.
Dopo il grande successo della sitcom èLaverne & Shirleyè, ha recitato in numerosi telefilm come 'Disneyland', 'Normal Life', 'Lois & Clark', 'Il tocco di un angelo', 'Tris di cuori', 'Settimo cielo', 'Law & Order - Unità vittime speciali'.
Il suo curriculum cinematografico comprende anche i film: 'Ragazze, il mostro è innamorato' (1989), 'Brusco risveglio' (1989), 'Bingo - Senti chi abbaia', (1991), 'Meet Wally Sparks' (1997) e 'The Biggest Fan' (2002).
(di Paolo Martini)