Ascolti in crescita e riassunto delle puntate
Vittima eccellente ieri sera a MasterChef Italia, ad essere eliminato stavolta è stato Maxwell. Fatale il pressure test. La prova “a staffetta” e la cucinata per i critici gastronomici sono da sempre due degli scogli più temuti dagli aspiranti chef di MasterChef Italia: trovarle nella stessa serata non poteva che creare scompiglio in una Masterclass piena di cuochi determinati che, a questo punto, già assaporano la finale, sempre più vicina. Dopo sfide piene di tensione e colpi di scena, ad abbandonare ieri sera il cooking show è stato il 63enne giornalista e scrittore nato in Michigan ma da anni adottato da Roma e dall’Italia.
In termini di ascolti, l’appuntamento di ieri col cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky, su Sky Uno/+1 e on demand, rimane sugli ottimi livelli della settimana precedente con 1.120.018 spettatori medi e il 3,87% di share, un dato in crescita del +40% rispetto agli omologhi episodi dello scorso anno; nel dettaglio, il primo episodio ha raggiunto 1.163.149 spettatori medi e il 3,57% di share, con il 72% di permanenza e 1.619.738 contatti (+36% sulla stagione precedente); il secondo, ha totalizzato 1.076.886 spettatori medi e il 4,19% di share, con il 76% di permanenza e 1.420.740 contatti (+46% sullo scorso anno). Durante la messa in onda, anche questa settimana Sky Uno è stato il canale più visto dagli abbonati Sky. Ancora una forte crescita per il dato sui sette giorni: gli episodi della scorsa settimana hanno infatti raggiunto una media serata di 2.126.069 spettatori, in aumento del +24% rispetto alla scorsa stagione.
A inizio serata, erano 9 gli aspiranti in chef davanti ai giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli. Accanto ai tre, un ospite attesissimo dopo il clamore sui social dello scorso anno: Chef Jeremy Chan, una stella Michelin con il suo ristorante Ikoyi a Londra. E il successo si è ripetuto anche questa volta per l’affascinante e talentuosissimo Chef e la sua innovativa idea di cucina, internazionale e ispirata agli ingredienti dell’Africa occidentale. La sua presenza ha impreziosito la Mystery Box di ieri, a tema frutti tropicali: 9 nascosti sotto l’iconica scatola – dragon fruit, jackfruit, kiwano, mangostano, sapodilla, zapote, pepino, feijoia, guanabana – e uno portato da Chan, il longan. Per gli aspiranti chef in gara, l’obiettivo era cucinare un piatto che avesse come protagonista proprio il longan più uno degli altri 9 a scelta: le tre alternative migliori, giunte all’assaggio dei quattro, sono state quelle di Federica (“Feijoia che joia!”, una tartare di longan con fasolari allo zenzero, tonno e limone candito su salsa di feijoia e corallo di capesante), Antonio (“Dalla Cina con furore”, longan marinato in aceto di lamponi con spigola e tonno su un estratto di peperone, taccole, longan e basilico) e Azzurra (“Raw!”, sashimi di branzino affumicato con crema al jackfruit e coriandolo su insalata croccante di taccole, cipollotto e lime), quest’ultima risultata poi la vincitrice assoluta della prova.
Lo Chef Jeremy Chan ha poi introdotto l’Invention Test, sviluppato a partire da un suo piatto creato appositamente per MasterChef Italia: “Seppia alla carbonara”, un confit di seppia in grasso invecchiato di vacca, con brodo di guanciale (usando scarti di piccione, collo di pollo e anatra) e olio di basilico. Per i concorrenti, la difficoltà era massima: prendere ispirazione da questo piatto per una prova “a staffetta”, con la Masterclass divisa in coppie in cui doveva cucinare a turno solo uno dei due - con cambi decisi dai giudici – e un risultato finale rappresentativo di entrambi i cuochi. A formare le coppie Azzurra, vincitrice della Mystery, che poteva anche scegliere se salvare se stessa o uno dei suoi colleghi: nemmeno un attimo di esitazione per lei, che ha optato per salire di corsa in balconata. Le coppie erano formate da Maxwell ed Eduard, “Aquila” e Irene, Jia Bi e Federica, Antonio e Monir, e il duo formato da Maxwell ed Eduard ha pagato i grandi difetti di comunicazione, realizzando un piatto che esprimeva solo la distanza tra i due mondi e finendo così sotto la balconata.
Migliori della prova Federica e Jia Bi, nominate capitane di brigate nella successiva prova in esterna. La sfida più difficile, quella capace di far tremare anche i concorrenti più determinati, combattivi e sicuri di sé: nelle cucine professionali di un vero ristorante, hanno dovuto preparare un Royal brunch da 4 portate – una per ciascun membro – per dieci tra i critici gastronomici più importanti d’Italia. In più, i piatti delle due brigate avrebbero dovuto superare l’analisi di 4 fotografi esperti di food, a cui spettava il giudizio estetico. La cuoca di Cosenza ha scelto per sé il grembiule blu, portando con sé Antonio, Azzurra e Irene; la concorrente di origini cinesi ma di casa a Bari ha invece indossato il rosso, chiamando nella sua brigata “Aquila”, Monir ed Eduard, salvato così dal Pressure Test a cui invece è finito Maxwell come membro della coppia peggiore dell’Invention.
Nelle cucine professionali, la tensione l’ha fatta spesso da padrone. I blu hanno servito un royal brunch composto da “Baconcino”, una crema con aria al caffè, cubetti di bacon e cialdina di pane carasau; Palamita toast con verdure croccanti, maionese alla paprika affumicata e salsa di pomodoro; “Sotto Salad” con pollo scaloppato, crema di avocado, ananas, insalata di puntarelle e pomodorini; e “Sicilian Rice”, carpaccio di gamberi con crema di ricotta e robiola aromatizzata agli agrumi, olio di zucchina e foglia d’ostrica. I rossi hanno proposto invece Raviolo di carne e tè nero; Filetto di rombo avvolto da patate al forno e crema di zucchine; “Eagle Toast” con tonno, crema di avocado, salse di formaggio e ‘nduja e pomodoro, servito con estratto ACE; e Pancake con crema catalana, frutta tropicale e caramello.
La prova ha visto la vittoria della squadra blu, così è toccato ai rossi affrontare – insieme a Maxwell – il Pressure Test. Una cloche per ogni postazione, con all’interno King crab (il granchio reale), carciofi, pomodori secchi, pane e rognone. Ogni aspirante chef ha potuto privare un avversario di due ingredienti a piacere, con un effetto domino che avrebbe portato tutti ad avere solo 3 elementi per preparare un piatto capace di garantirgli la balconata: Jia Bi, capitana di brigata, è stata la prima a scegliere, e ha privato Maxwell di pomodori secchi e carciofi; il concorrente di origini statunitensi ha tolto pane e rognone a Monir, stessa scelta compiuta da quest’ultimo su Eduard, da costui su “Aquila” che a sua volta ha tolto gli stessi due ingredienti alla prima del giro, Jia Bi. Maxwell era quindi l’unico ad avere granchio, pane e rognone, mentre tutti gli altri cucinavano con King crab, pomodori secchi e carciofi: nonostante questo, tutti i piatti sono apparsi poco riusciti, ma gli errori commessi dal concorrente del Michigan sono apparsi più pesanti tanto da portarlo all’eliminazione.
Nella Masterclass ora rimangono quindi in otto, gli otto chef amatoriali migliori d’Italia, e ormai la finale è sempre più vicina. Aver superato queste sfide temutissime – la “staffetta” e il giudizio dei critici – fa fare a tutti loro un grande passo in avanti verso la conquista del titolo di decimo MasterChef italiano. Tra una settimana, giovedì 18 febbraio alle 21.15 sempre su Sky e NOW TV, gli 8 scopriranno i nuovi ostacoli da oltrepassare sulla strada verso la conquista del trofeo: solo chi non molla mai ed è capace di mettersi sempre in discussione può continuare il proprio percorso ai fornelli del cooking show più ambito e continuare a sognare di diventare il trionfatore di questa edizione.