Con il dramma bellico '1917', Sam Mendes trionfa tra i film drammatici e sbaraglia la categoria della miglior regia. Joaquim Phoenix miglior attore per 'Joker'. Di Quentin Tarantino la miglior commedia. Nessun riconoscimento a 'The Irishman' di Martin Scorsese
Va a '1917' di Sam Mendes il Golden Globe come miglior film drammatico del 2019. Lo ha stabilito la Giuria dei Golden Globe che poco prima aveva consegnato allo stesso Mendes la statuetta come miglior regista, sempre per '1917'. Titolo 'strappato' ai superfavoriti Martin Scorsese per 'The Irishman' e Bong Joon-Ho per 'Parasite', al quale è andato il titolo come miglior film straniero. "Tutti i registi del mondo vivono all’ombra di Martin Scorsese", ha dichiarato Mendes, omaggiando il maestro rimasto a bocca asciutta.
Joaquim Phoenix si è aggiudicato invece il Golden Globe come miglior attore del 2019 per la sua interpretazione in 'Jocker'. L'attore nel ritirare il premio ha ringraziato la Hollywood Foreign Press per la cena vegana offerta prima della cerimonia (Phoenix è un attivista per i diritti degli animali) e ha invitato i partecipanti a non prendere troppi aerei. Il film di Todd Phillips ottiene anche il premio per la colonna sonora: l’islandese Hildur Guðnadóttir è la seconda donna a vincere nella categoria.
Una serata, quella condotta da un sempre sulfureo Ricky Gervais, che ha riservato qualche sorpresa. Il film più premiato è 'C’era una volta a… Hollywood' di Quentin Tarantino: miglior film commedia o musical, miglior attore non protagonista (Brad Pitt) e miglior sceneggiatura. Tarantino ha dedicato quest’ultimo riconoscimento a Robert Bolt, sceneggiatore di 'Lawrence d’Arabia' e 'Un uomo per tutte le stagioni'.
Delusione per Netflix. Totalmente ignorato 'The Irishman'. Nonostante le 34 candidature, la piattaforma streaming porta a casa solo due premi, uno per il cinema e l’altro per la serialità (Olivia Colman, miglior attrice per 'The Crown'). 'Storia di un matrimonio', che guidava le nomination, deve accontentarsi solo del premio alla non protagonista Laura Dern (quinto Golden Globe per lei).
Tra gli attori di commedia o musical, Taron Egerton per 'Rocketman' supera il favorito Leonardo DiCaprio. Al biopic su Elton John anche il premio per la miglior canzone originale, assegnato proprio a Elton John e Bernie Taupin. Renée Zellweger conferma le previsioni e ottiene il premio per la miglior attrice drammatica per 'Judy'. Awkawfina vince nel campo della commedia con 'The Farewell – Una bugia buona'.
A sorpresa, il miglior film d’animazione è 'Missing Link', che ha avuto la meglio sui favoriti 'Frozen II' e 'Toy Story 4'. Tutto come previsto tra i film stranieri: trionfa il coreano 'Parasite'. Tom Hanks ha ricevuto il Cecil B. De Mille Award. A Ellen DeGeneres è andato il Carol Burnett Award, il premio alla carriera televisiva.
Sul fronte televisivo, prevalgono 'Succession', 'Fleabag' e 'Chernobyl'. Michelle Williams si afferma tra le attrici di tv movie per il ritratto di Gwen Verdon in Fosse/Verdon. Russell Crowe è il miglior attore in un tv movie per 'The Loudest Voice', in cui interpreta Roger Ailes, il magnate della Fox accusato di molestie sessuali. Premiata come miglior attrice non protagonista, Patricia Arquette ha attaccato la politica estera di Donald Trump definendola "guerrafondaia".