'Oriente Occidente' rinnova il suo impegno con la cultura, con le comunità, con il territorio presentando le linee guida su cui si muoverà attraverso un’attività lungo l’intero corso dell’anno. Cultura come diritto universale, linguaggio del corpo, innovazione, ricerca artistica, accessibilità, riconoscimento e apertura nei confronti delle differenze, impegno quotidiano, educazione, network. Queste le parole chiave che ridefiniscono l’identità di 'Oriente Occidente', che superati i 40 anni, rinnova il suo patto culturale con i territori e le comunità locale, nazionale e internazionale.
E intanto arriva un importante riconoscimento internazionale: 'Oriente Occidente' è parte della prestigiosa rete Edn - European Dancehouse Network. La mission di 'Oriente Occidente' riposiziona chiaramente la realtà roveretana che, raccogliendo l’eredità del passato, guarda al futuro rinnovando il suo impegno con il territorio che le ha dato vita e, allo stesso tempo, intrecciando sempre più relazioni nel panorama internazionale.
Al via dunque una programmazione sull’intero anno suddivisa in tre grosse categorie, Studio, Festival e People. Saranno incluse attività e progetti dedicate agli adolescenti attraverso le scuole, alla comunità locale, ad amatori della danza e del teatro, all’affezionato pubblico del Festival, a danzatori e danzatrici professionisti e giovani performer in formazione. Prosegue con sempre maggiore energia il sostegno alla danza italiana.
Un nuovo statuto e un ampliato consiglio direttivo, progetti e attività lungo tutto il corso dell’anno, insieme all' importante traguardo raggiunto da 'Oriente Occidente' che, dal mese di gennaio 2022, è parte della rete Edn – European Dancehouse Network, delineano presente e futuro del festival.
"Pur mantenendo salde le proprie radici in Trentino - ha affermato l’assessore provinciale alla Cultura, Mirko Bisesti durante la conferenza stampa - 'Oriente Occidente' guarda giustamente oltre i confini provinciali diventando ambasciatore della nostra terra a livello nazionale e internazionale, grazie ai suoi progetti. Questa realtà lavora all’interno di reti virtuose e progettualità ad ampio raggio, tanto da riuscire a ottenere finanziamenti europei ininterrottamente dal 2016".
"Alla luce delle linee guida provinciali, questa realtà lavora sempre più oltre il periodo del Festival e coinvolge comunità territoriali e scuole - ha spiegato ancora - La formazione alle professioni della cultura è infatti fondamentale ed Oriente Occidente la realizza attraverso l’accoglienza di giovani tirocinanti, oltre che con stage universitari e servizio civile. Il mondo della cultura può infatti offrire importanti sbocchi lavorativi, tanto che lo scorso mese di gennaio Oriente Occidente ha assunto quattro figure a tempo indeterminato e ha siglato un contratto di apprendistato".
A chiudere la conferenza stampa, l’assessora alla cultura del Comune di Rovereto (Trento), Micol Cossali. "Non solo festival ma centro culturale, casa della danza e promotore di iniziative e progetti con il territorio - ha spiegato - Un passaggio importante, frutto di un percorso che confluisce in una rinnovata e rinforzata consapevolezza dell’importanza di un lavoro culturale che non si esaurisce nell’evento e nello spettacolo. Il mondo della cultura può e deve essere un prezioso alleato per promuovere politiche di incontro e accoglienza in una prospettiva che ci vede come cittadini nel mondo consapevoli della ricchezza delle differenze".
"Non è certo un caso che questa impresa culturale sia nata e si sia sviluppata a Rovereto, città che anche con le sue amministrazioni ha sempre promosso e sostenuto il valore della cultura per coltivare comunità vivaci, accoglienti e curiose - ha aggiunto Micol Cossali - Oriente Occidente da sempre promuove questa dimensione internazionale accanto al desiderio di coinvolgere il territorio e così potrà farlo in modo più efficace creando nuove opportunità grazie anche agli spazi che il Comune di Rovereto ha messo a disposizione per ospitare workshop, residenze e sale studio".