Morto ieri a Bologna, il pianista e direttore d'orchestra aveva 48 anni
Addio a Ezio Bosso, il maestro riconosciuto come tra i pochi direttori d’orchestra in grado di portare il grande pubblico ad ascoltare il repertorio classico nelle sale da concerto senza scendere a compromessi, lavorando duramente sull’estetica filologica del suono. Solo nell’ultimo anno in paese difficile come l’Italia, oltre 100.000 persone hanno assistito ai suoi concerti alla testa di diverse compagini o della sua Europa Philarmonic.
Formatosi a Vienna sotto la guida di Ősterreicher e Streicher, è stato fino alla sua scomparsa, avvenuta ieri nella sua casa di Bologna all'età di 48 anni, direttore stabile e artistico della Europa Philharmonic Orchestra, già StradivariFestival Chamber Orchestra. Bosso era anche Sony Classical International Artist dal 2016 e a febbraio 2018 è stato nominato Steinway Artist. Bosso era inoltre Testimone e Ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, eredità ufficiale dei principi sociali ed educativi del maestro Claudio Abbado, diretta dalla figlia Alessandra. Inoltre a gennaio 2019 è stato protagonista sul podio dell’evento 'Grazie Claudio' per i 5 anni dalla scomparsa di Abbado, guidando una compagine dei musicisti più cari al maestro Abbado provenienti da tutto il mondo.
A giugno 2019, con il programma di Rai3 'Che Storia è la Musica', ha rivoluzionato la divulgazione musicale in Tv ideando un nuovo format che ha subito ottenuto un inaspettato successo con oltre 1.300.000 spettatori di media. Il 25 dicembre ’19 'Che Storia è la Musica' è tornato in prima serata con la Sesta Sinfonia di Ciaikovsky, confermando i dati di ascolto del debutto. Inoltre ad agosto 2019 il suo concerto di debutto all’Arena di Verona con i 'Carmina Burana' ha segnato il record di presenze per la sinfonica della Fondazione con ben oltre 14.000 persone, un clamoroso sold out e ripetute standing ovation.
Ha diretto, tra le altre, Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, di cui è stato direttore principale ospite e che ha condotto sia nel teatro della città a dicembre ‘16 sia in Piazza Maggiore davanti ad oltre 10.000 persone per l’Opening Act del G7 Ambiente, concerto premiato ai Live Award di Lisbona come miglior evento musicale europeo dell’anno; la Georgian State Opera and Ballet per il gala operistico con le dive del canto Nino Surguladze e Carmen Giannatasio, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di cui è ospite assiduo e che ha diretto il 12 luglio 2017 come pianista e direttore in musiche sue, di J.S. Bach e di Beethoven, il 12 luglio 2018 con Luigi Piovano al violoncello in brani suoi e di Dvorak e l'ultima volta il 12 dicembre scorso nelle sinfonie n. 5 e n. 7 di Beethoven.
Bosso ha inoltre diretto la London Simphony Orchestra, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra da Camera di Mantova, L’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra Filarmonica Toscanini di Parma, l’Orchestra Filarmonica del Teatro Verdi di Salerno, l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, The London Strings, di cui è stato direttore principale, l’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, di cui è stato direttore musicale.
La sua attività di compositore gli ha fatto guadagnare diversi premi e le sue composizioni sono state eseguite in tutto il mondo da prestigiose istituzioni, quali la Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij. Bosso è anche tra i best sellers discografici europei nel segmento classico.