"Cattelan-Pausini-Mika ricordano cieco, muto, sordo delle barzellette e Malgioglio inqualificabile"
"Non sto seguendo l'Eurofestival, credo sia più scena che sostanza. Tutta l'Italia della comunicazione si ferma perché c'è l'Eurovision Song Contest? E allora io non mi fermo e non lo guardo; io lavoro e non mi fermo, solo perché c'è l'Eurofestival...". E' la presa di posizione personale che esprime Morgan, intervistato dall'AdnKronos a margine della sua lezione-spettacolo su Umberto Bindi al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, in occasione del 90° anniversario di nascita del cantautore che fu tra i massimi esponenti della cosiddetta 'scuola genovese' assieme a Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè , Gino Paoli, Bruno Lauzi.
L'Italia, che ospita a Torino questa edizione dell'Eurovision Song Contest grazie alla vittoria lo scorso anno dei Maneskin, la cui finale si svolgerà sabato, è in gara con i trionfatori dell'ultimo Festival di Sanremo, Mahmood e Blanco, ma sul palco ci sarà pure Achille Lauro, anche se ufficialmente in rappresentanza della repubblica di San Marino... Come giudica Morgan questo 'trio'? "E' la nuova Trinità - risponde - ma io non mi sento rappresentato da loro e non credo di essere l'unico".
La 'trinità' musicale italiana ideale di Morgan quale sarebbe, invece? "Escludendo me stesso? Purtroppo sono tutti morti, sarebbero Fabrizio De André e Franco Battiato morti fisicamente e Ivano Fossati che è vivo ma è morto artisticamente". A Francesco De Gregori non lo diciamo... "Ma lui è ancora un ragazzo!", scherza Morgan. Quanto ai presentatori di questo Eurovision Song Contest, per Morgan "non c'è limite alla aberrazione: Mika non è italiano, Laura Pausini non padroneggia il linguaggio e Cattelan è moscio... quanto a Malgioglio è inqualificabile. Ma che scelte sono? Questa sarebbe la 'vetrina' dell'Italia? Mi ricordano la barzelletta con il cieco, il muto, il sordo...".
(di Enzo Bonaiuto)