Volare con Alitalia accompagnati da brani musicali diffusi sugli aerei in fase di decollo e atterraggio. Brani che 'salgono a bordo' insieme ai passeggeri che useranno nel 2019 gli apparecchi della compagnia aerea. E' il servizio in più di cui potranno usufruire i viaggiatori, frutto del concorso realizzato congiuntamente dalla Siae, dall'Alitalia e dalla rivista Rockol, 'Fai volare la tua musica' , con cui sono stati selezionati 36 'pezzi' inediti sugli 8.000 che si sono messi in gara.
Nato con l'obiettivo di offrire a musicisti, artisti, gruppi e band l'opportunità di promuovere e fare conoscere la propria musica a bordo dei voli Alitalia nel 2019, il progetto consentirà ai brani che hanno vinto di essere inseriti in 6 playlist bimestrali e suonati nelle fasi di pre-decollo e post-atterraggio dei voli nazionali e internazionali di Alitalia a partire da febbraio del 2019. Le playlist avranno una durata tra i 20 e i 30 minuti e includeranno 6 brani.
"Questa iniziativa insieme a molte altre lanciate dalla Siae - ha spiegato Salvatore Nastasi, vice presidente della Società italiana autori ed editori , in occasione della presentazione dell'iniziativa all'aeroporto di Fiumicino - aiuta non solo la tutela che è la nostra mission principale, ma anche la promozione e valorizzazione in Italia e all'estero. Questo progetto, cui ne seguiranno altri, ci permette appunto di valorizzare i nuovi autori che abbiamo di fatto scoperto con questo concorso".
Ciò che ha colpito di più, ha continuato Nastasi, sono gli "8.000 brani caricati e i 4.222 autori che hanno partecipato al concorso. Questo significa che c'è un fervore culturale grandissimo. Siae non solo è onorata del grande successo dell'iniziativa, ma pensa di farne altre dello stesso livello". Tra i brani che 'saliranno' a bordo' ci sono quello di Emanuele Fasano, 'Non so come mai', un giovane artista 24enne che saluta la sua vittoria con "una grande emozione. Sono contento che il mio brano sarà trasmesso sui voli perché è un sogno che ho sempre avuto. Quando sentivo in aereo alcune canzoni mi dicevo: 'Ci starebbe bene un mio brano al pianoforte'. Ed è successo e già questo è bellissimo", ha confessato l'artista.
Fasano ha composto questo brano in un momento difficile della sua vita: "Quando ho avuto una delusione amorosa - ha spiegato - e per questo si chiama 'non so come mai'. Questa composizione non smette mai di farmi delle sorprese", ha aggiunto. Un altro brano che 'volerà' Alitalia è quello di Giuseppe Rinaldi in arte Kaballà, 'La via del dolore'. "Nasco come cantautore - ha raccontato - ho pubblicato dei dischi a cavallo tra musica d'autore e musica etnica. Ho scritto per moltissimi artisti tra cui Antonella Ruggero, Nina Zilli, Mario Venuti ed Eros Ramazzotti. Sporadicamente mi dedico a qualche digressione strumentali e questa è una di quelle occasioni. E' la prima volta che partecipo a un concorso come questo".
A parlare invece dell'obiettivo che ha perseguito Alitalia con questo progetto è stato F abio Maria Lazzerini, chief Business Officer della compagnia aerea: "Alitalia - ha spiegato - ha lanciato questa iniziativa per dare un po' di spazio alla musica meno conosciuta che non vuol dire meno buona" ha sottolineato Lazzerini che ha aggiunto: "La musica è una delle arti per cui l'Italia è conosciuta in tutto il mondo, è uno dei vettori di cultura italiana più conosciuti all'estero. Invece di scegliere gli artisti più famosi e i brani più conosciuti, cosa che fanno tante compagnie, abbiamo voluto puntare su brani inediti sia di artisti che già lavorano da anni sia di giovani dando loro la possibilità di farsi conoscere".
"Non solo faremo sentire questi brani - ha evidenziato Lazzerini - che saranno ascoltati da milioni di viaggiatori, ma li promuoveremo: sulla nostra rivista di bordo e attraverso altri canali di comunicazione Alitalia, faremo sapere qual è l'artista che si sta ascoltando in quel momento, qual è la sua canzone e la sua storia".
I brani sono stati selezionati sulla base soltanto di un criteri fondato sulla "qualità", ha ricordato Giampiero Di Carlo Ceo di Rockol: "Avendo abdicato a una distinzione tra generi, mood, tendenze, per non porre limiti all'interpretazione di quella che poteva diventare musica di bordo, alla fine la giuria si è focalizzata sulla qualità dei brani senza per questo lasciarsi influenzare dai generi". Si tratta di composizioni, ha concluso, che rappresentano "il presente della nostra musica. L'auspicio è che il vasto successo di questa idea possa ispirare un sequel di iniziative di questo tipo".