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Virus Nilo, morto un anziano

Immagine d'archivio (AFP PHOTO)
Immagine d'archivio (AFP PHOTO)
30 luglio 2018 | 15.49
LETTURA: 3 minuti

Aveva già dei problemi cardiorespiratori l'uomo di 77 anni morto al Policlinico di Cona (Ferrara) dopo aver contratto il virus West Nile trasmesso da una zanzara infetta. "Si trattava di un soggetto fragile, cui è stata diagnosticata un'encefalite da West Nile. Una complicazione neurologica importante, che però si verifica solo nello 0,1% dei casi". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è Marco Libanore, direttore Malattie infettive dell'Azienda ospedaliero universitaria di Ferrara, sede Policlinico di Cona, che sottolinea come "nella nostra Provincia ormai dal 2008 registriamo fino a 3-4 casi di West Nile ogni estate, con l'eccezione del 2010-11. A preoccupare di più sono i pazienti già fragili, con una cardiopatia o problemi respiratori".

Nella maggioranza dei casi, continua l'esperto, l'infezione da West Nile è asintomatica. "Il 20% dei pazienti viene colpito da febbre alta e lo 0,1% ha una complicanza neurologica importante, meningite a liquor limpido o encefalite. Le manifestazioni iniziali - continua Libanore - sono subdole: febbre sopra 39, mal di testa, stato confusionale o soporoso. Per la diagnosi abbiamo eseguito una puntura lombare e un prelievo del liquido cefalorachidiano per le analisi che, effettuate a Bologna, hanno rivelato l'infezione".

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A portare il virus nel nostro Paese dall'Africa "sono gli uccelli migratori, dalle gazze alle cornacchie, che al rientro in Italia sono portatori del patogeno per 6 mesi. Vengono punti dalla zanzara comune (Culex), che può trasmettere il West Nile all'uomo" continua l'esperto. Se la patologia è particolarmente insidiosa "per i soggetti fragili, la raccomandazione valida per tutti è quella di difendersi dalle zanzare: con barriere fisiche, come le zanzariere o gli abiti chiari che coprono gli arti, ma anche utilizzando repellenti ed evitando l'acqua stagnante nei sottovasi o nelle fontane" dice Libanore. "E' importante proteggersi soprattutto al tramonto perché in questo caso, a differenza di altre infezioni trasmesse dalla zanzara tigre, il vettore è la zanzara comune - conclude - che 'attacca' soprattutto al tramonto".

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