"Centri oncologia pediatrica eccellenza Ssn ma sfida urgente è migliorare accesso a terapie"
"Il sistema sanitario nazionale vanta un'eccellenza dei centri di oncologia pediatrica italiani", riconosciuta anche "a livello internazionale. Tuttavia ancora sono tante le disparità nella nostra nazione nella presa in carico dei bambini e dei ragazzi affetti da queste terribili patologie. Quindi la sfida più urgente è quella di migliorare l'accesso alle cure e all'assistenza in modo uniforme", vicino a casa, "su tutto il territorio italiano. A questo proposito, proprio ieri, con un emendamento al decreto Milleproroghe, abbiamo incrementato di 400mila euro, per l'anno 2024, le risorse destinate al Fondo per l'assistenza dei bambini affetti da malattia oncologica". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo questa mattina a Montecitorio al convegno 'Giornata mondiale contro il cancro pediatrico - Rete nazionale tumori rari: criticità e prospettive per l'oncoematologia pediatrica', organizzato da Fiagop (Federazione italiana associazione genitori e guariti oncoematologia pediatrica), a cui ha partecipato anche Aieop (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica).
"Nel mondo ogni anno viene diagnosticato un tumore a oltre 400mila bambini e adolescenti sotto i 20 anni. In Italia ci sono circa 1.400 nuovi casi di neoplasia tra i bambini ogni anno e altri 800 nuovi casi si presentano tra gli adolescenti", ha ricordato il ministro. "Oggi il cancro nei bambini e negli adolescenti è una malattia sempre più curabile grazie a un approccio diagnostico moderno che ha portato a una migliore comprensione dei meccanismi alla base dello sviluppo dei tumori pediatrici, che ha creato le premesse per l'adozione di trattamenti sempre più efficaci. Queste sono nuove conquiste della medicina che hanno fatto registrare negli anni un aumento dei tassi di sopravvivenza - ha sottolineato Schillaci - passando dal 30% circa negli anni '60 a oltre l'80% nell'ultimo decennio. In particolare, poi, negli ultimi anni si sono raggiunti anche ottimi livelli di guarigione e cura, in particolare per le leucemie e linfomi".
"Dobbiamo far sì che tutti possano trovare assistenza adeguata vicino casa, tra i propri affetti - ha rimarcato Schillaci - Non possiamo non considerare che la mobilità sanitaria ha costi notevoli, economici e soprattutto psicologici, che sono a volte insostenibili sia per i pazienti piccoli che per le loro famiglie. Credo che la riduzione delle disuguaglianze, così come la centralità del malato, la maggiore risoluzione tra i vari setting assistenziali, siano i grandi temi di cui occuparci oggi e sono anche molto discussi e previsti nel Piano oncologico nazionale, un documento che individua nella Rete oncologica il modello organizzativo più adeguato per dare una risposta assistenziale integrata e completa con un approccio multidisciplinare e multiprofessionale".
Questa, secondo il ministro è "la strada da seguire, anche cogliendo a pieno le opportunità del Pnrr che individua nel potenziamento dell'assistenza territoriale una delle finalità principali e centrali degli investimenti nel campo della Missione Salute. Rafforzare questo ambito assistenziale - ha evidenziato Schillaci - permetterà ai pazienti oncologici di poter beneficiare di una connessione tra strutture e professionisti sanitari di tante discipline diverse, quindi di usufruire di un'assistenza sempre più domiciliare e veramente integrata tra l'ospedale ed i servizi territoriali. La finalità è anche quella di garantire percorsi di follow-up a lungo termine, per veramente prenderci cura dei pazienti oncologici".