Il nuovo accordo si va a sommare a quello siglato con AstraZeneca per 100 mln di dosi del vaccino di Oxford University. Si tratta di prodotti ancora sperimentali, che fanno parte dei circa 20 in sviluppo in tutto il mondo contro Sars-CoV-2
Il governo britannico prenota altre 90 milioni di dosi di vaccino contro Covid-19. Il nuovo accordo si va a sommare a quello siglato con AstraZeneca per 100 mln di dosi del vaccino di Oxford University, e prevede la fornitura di 30 mln di dosi del vaccino BioNtech/Pfizer e di 60 mln di dosi del vaccino Valneva. Si tratta di prodotti ancora sperimentali, che fanno parte dei circa 20 in sviluppo in tutto il mondo contro Sars-CoV-2.
Il governo britannico si è assicurato l'accesso a candidati vaccini che sfruttano tre approcci diversi: quello di Oxford è stato realizzato a partire da un virus ingegnerizzato, quello di BioNtech/Pfizer impiega parte del codice genetico del coronavirus e quello di Valneva usa una versione inattivata di Sars-CoV-2, sottolinea la 'Bbc online'. Se la speranza è arrivare a concludere gli studi di sicurezza ed efficacia per fine 2020, il vaccino non potrà essere disponibile su larga scala prima dell'anno prossimo, spiegano gli esperti.
"Ovviamente sono speranzoso, tengo le dita incrociate, ma dire che sono certo al 100% che avremo un vaccino quest'anno, o in effetti l'anno prossimo, è purtroppo solo un'esagerazione. Non siamo ancora a questo punto", ha detto il premier Boris Johnson. E mentre almeno 8 grandi trial sui candidati vaccini sono allo studio in Gran Bretagna, lo Chief Medical Officer Chris Whitty sottolinea che "ci sono diversi vaccini promettenti all'orizzonte. Noi dobbiamo appellarci di nuovo alla generosità del pubblico per capire quali dei potenziali vaccini sia il più efficace".