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Covid, Garattini: "Integratori per sistema immunitario non servono a nulla"

"Servono solo a chi li vende e non a chi li usa, occorrono stili di vita sani"

(Fotogramma)
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27 agosto 2020 | 20.38
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"Non c'è nessun modo per rafforzare il nostro sistema immunitario in vista dell'autunno. L'unica cosa che serve sono i buoni stili di vita. Gli integratori alimentari che vengono proposti servono solo a chi li vende e non a chi li usa. Quindi, meglio non fumare e non eccedere con l'alcol, cercare di mantenere un'alimentazione regolare, non aumentare di peso e fare sport". Lo ha evidenziato Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, ospite di 'SkyTg24', in riferimento ad una possibile prevenzione per la stagione autunnale.

"Sappiamo ancora molto poco del coronavirus. Molte cure che facevamo non si sono rilevate efficaci. Pur essendoci dubbi su alcuni farmaci, ci sono molte ricerche in corso. La soluzione per il futuro sono gli anticorpi monoclonali prodotti industrialmente in laboratorio senza il siero dei pazienti. Ne abbiamo tanti in circolazione anche per altre malattie come i tumori" ha sottolineato Garattini.

"Se ne aggiungeranno degli altri, in Israele uno di questi anticorpi si è dimostrato essere molto attivo in tre pazienti con una malattia Covid severa e in una giornata sono tornati in buone condizioni. A Siena c'è un gruppo guidato da Rino Rappuoli che ne ha isolati tre e adesso sta studiando quello migliore da usare", ha aggiunto il farmacologo.

Alla domanda sulla ricerca di un vaccino anti-Covid, Garattini ha risposto: "Abbiamo almeno 6 gruppi che sono alla fase 3, quella più importante che avviene su decine di migliaia di persone e che determina soprattutto la sicurezza e la tollerabilità del vaccino. Va ricordato che somministriamo il vaccino a persone sane e non possiamo avere effetti collaterali come nei farmaci che curano una malattia. Dobbiamo avere la sicurezza che non ci siano effetti collaterali gravi".

Quando arriverà il primo vaccino? "E' difficile fare l'indovino, sappiamo che questi 6 gruppi sono in fase avanzata. Una fase che potrebbe essere interrotta da un momento all'altro, ma se andrà bene è probabile che all'inizio del 2021 ci sarà un prodotto utilizzabile".

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