22 aprile Giornata nazionale della salute femminile: "Rafforzare i centri antiviolenza"
Quarantena forzata, senso di precarietà e di solitudine, il rischio di lasciarsi andare. Un'insidia che in tempi di Covid-19 è ancora più forte per le donne, regine di una casa che può diventare prigione o angeli in prima linea contro l'emergenza. E' per loro che alla vigilia del 22 aprile, Giornata nazionale della salute femminile, lancia un appello la Fondazione Atena onlus, promotrice della ricorrenza insieme al ministero della Salute: "Non si abbassi la guardia sul fronte della prevenzione e della cura delle principali patologie della donna", esorta la presidente Carla Vittoria Maira. Anche con i paletti imposti dalle misure anti-contagio "è indispensabile assicurare i servizi essenziali per le pazienti con gravi patologie", sottolinea. Come pure "rafforzare i centri antiviolenza" per chi la subisce e ora l'aguzzino se lo trova sempre accanto, evidenzia Rocio Muñoz Morales, madrina del comitato Atena Donna.
La Giornata del 22 aprile, ricorda la Fondazione, negli anni passati ha rappresentato un momento importante per porre al centro del dibattito pubblico i temi legati alla salute della donna. Molti ospedali hanno aperto le loro porte e i loro ambulatori per permettere alla popolazione femminile di effettuare screening gratuiti. E con la manifestazione 'Fiume in rosa. 1000 colpi per la salute della donna', Atena onlus, grazie alla collaborazione delle associazioni Ilrosacheosa onlus e Rosaremo, negli anni ha riunito centinaia di donne arrivate da tutta Italia per remare insieme sul Tevere. Un evento che per il suo valore sociale è stato anche oggetto di una tesi di laurea in Management dello sport, come "manifestazione dedicata alle donne con tumore al seno per ricordare l'importanza del rispetto del calendario dei controlli, con mammografia ed ecografia, per promuovere corretti stili di vita e per descrivere simbolicamente la solidarietà e la forza delle donne davanti alla malattia".
"La Fondazione Atena da sempre promuove la cultura di una corretta informazione e prevenzione sanitaria, perché entrambe possono contribuire a intercettare in tempo molte patologie, prima che diventi difficile combatterle", afferma Maira. E se è vero che quest'anno, in piena crisi coronavirus, la Giornata nazionale della salute della donna non potrà essere celebrata come è stato fatto finora, è fondamentale non spegnere i riflettori sui problemi sanitari e sociali dell'altra metà del cielo.
"In tale contesto - osserva Maira - soprattutto le donne pazienti oncologiche possono sentirsi scoraggiate o desistere dal ricorrere ai servizi medici necessari. E' tuttavia estremamente importante che non si abbassi la guardia sul fronte della prevenzione e della cura delle principali patologie femminili", avverte la presidente della Fondazione. "E' indispensabile che sia assicurato il mantenimento dei servizi essenziali, che garantiscono cure e sostegno a tutte coloro che affrontano gravi patologie, e che quando questa fase emergenziale sarà terminata le donne non trascurino l'agenda della prevenzione e di eseguire gli esami di screening consigliati per fasce di età".
Per Rocio Muñoz Morales, volto di Atena Donna, comitato attraverso cui la Fondazione Atena cura i progetti sanitari rivolti alle donne, ci sono poi "altri aspetti dell'attuale situazione di quarantena che non devono essere trascurati: l'isolamento in casa e la precarietà del contesto socio economico possono trasformarsi in ulteriori fattori di rischio per tutte coloro che sono vittime di violenza domestica. Va pertanto rafforzata la rete dei centri antiviolenza, perché le donne devono sapere che non sono sole".
La salute femminile, sia fisica che psicologica, come ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella costituisce un bene primario e collettivo la cui tutela non deve conoscere ostacoli e limitazioni. Tanto più "in questa grave circostanza nazionale", precisa Maira, in cui "le donne stanno dimostrando, ora più che mai, il loro contributo fondamentale per assicurare i diversi servizi essenziali alla collettività e il loro ruolo decisivo negli ospedali, nella prima linea alla lotta al virus. Pertanto, in questo giorno dedicato alle donne, la Fondazione Atena onlus vuole riaffermare che la salute della donna è un bene da promuovere, lungo tutto l'arco della vita, dall'infanzia alla senescenza. Un bene primario per la nostra società e un obiettivo imprescindibile di civiltà".