“Noi paziento oncologici abbiamo trovato particolarmente interessante la proposta fatta dal presidente di Salutequità Tonino Aceti che potrebbe suggerire al medico che prescrive un'analisi, un accertamento o un ricovero, di farlo direttamente in sede di prescrizione, evitando al paziente di dover affrontare una serie di step che portano ad un accesso alla prestazione e alla cura molto lontane nel tempo”. Sono le parole di Antonella Barone, Favo - Federazione Italiana Associazioni Volontariato In Oncologia, in occasione del primo Summit di Salutequità, in cui si sono presentate le 10 leve per l’equità di accesso per rilanciare e ammodernare il Servizio sanitario nazionale.