Gli alcolici potenziano gli effetti degli psicofarmaci, insomma questo mix fa bene alla salute? A intervenire sul tema, dopo le dichiarazioni di Mauro Corona al programma Cartabianca (Rai 3), è un focus sul sito anti-fake news dottoremaeveroche.it della Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici). Un esauriente articolo spiega per quale motivo non si può certo dire che l'assunzione contemporanea di alcolici e psicofarmaci possa fare bene, anzi.
Gli psicofarmaci possono essere prescritti solo dal medico. Sia di medicina generale, sia specialista. "In linea generale, non esistono particolari precauzioni dietetiche da seguire durante una terapia con psicofarmaci, se non quella di evitare l’assunzione di alcolici: è assolutamente controindicato accompagnare l’assunzione di psicofarmaci col vino o con superalcolici", si legge nel focus. "Nonostante la medicina di oggi sia concorde nel sostenere un’assistenza personalizzata, così che anche la prescrizione di uno psicofarmaco debba essere ritagliata sulla persona", spiega Alberto Siracusano, professore ordinario di Psichiatria all’Università di Tor Vergata, "eventuali richieste del paziente non vanno assecondate e l’associazione di alcol con psicofarmaci deve essere sempre e comunque vivamente sconsigliata".
In particolare, "l'assunzione di alcolici con le benzodiazepine (farmaci indicati per il trattamento dei disturbi d’ansia) può determinare infatti profonda sedazione e fenomeni ipotensivi anche gravi. La gravità clinica di tali manifestazioni è correlata alla dose di benzodiazepine assunta e alla quantità di alcol ingerita". Alcuni farmaci antidepressivi, inoltre, richiedono ulteriori cautele dietetiche, poiché vanno evitati tutti i cibi e le bevande che contengono quantità rilevanti di una sostanza chiamata tiramina: ma riguardo a questo aspetto "sarà il vostro medico di riferimento a darvi ogni indicazione necessaria", si legge nel focus.
Gli effetti di questa interazione possono manifestarsi anche se l’alcol è assunto a distanza di alcune ore dalla somministrazione di benzodiazepine. Mai associare, soprattutto, l’assunzione di questi farmaci e alcolici qualora si debbano azionare macchinari pericolosi o si intenda guidare l’automobile o un motorino, poiché possono determinare una riduzione dei riflessi.
L’assunzione contemporanea di alcol e psicofarmaci è un problema frequente? "La malattia psichiatrica può indurre al consumo di alcol - spiega Gianni Testino, coordinatore del Centro alcologico della Regione Liguria - ma è anche vero che il consumo di alcol può far apparire erroneamente ‘malato di mente’ il paziente". I disturbi psichici che si verificano in persone dedite all’alcol rappresentano una sfida diagnostica di non facile soluzione. "La diagnosi psichiatrica in soggetti che consumano alcol è sempre complessa e necessita di una osservazione temporale ampia e non puntiforme. È necessario quindi un periodo di astensione da alcol sufficientemente prolungato. È evidente che se la problematica psichiatrica è alcol-indotta l’unica terapia sarà l’astensione e non gli psicofarmaci".
Assumere contemporaneamente alcol e psicofarmaci talvolta può dare la sensazione di 'stare meglio', ma è un’illusione, si legge su dottoremaeveroche. Il medico deve fare molta attenzione a questo rischio e dovrebbe dedicare del tempo a raccomandare prudenza ai propri assistiti, dal momento che per il paziente è spesso difficile resistere alla tentazione, conclude la Fnomceo.