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Vaccini Lazio, Johnson&Johnson nelle farmacie dal 20 aprile

L'annuncio di Zingaretti: "E' monodose, in questo caso si può arrivare al 100% delle dosi da inoculare"

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01 aprile 2021 | 10.25
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Vaccini nel Lazio, dal 20 aprile nella Regione inizierà la distribuzione nelle farmacie del vaccino Johnson&Johnson. A dirlo a Sky TG24 è Nicola Zingaretti, presidente della Regione che ha parlato delle scelte adottate del nuovo decreto legge e del piano vaccinale anti Covid dell'esecutivo. "Tra qualche giorno, il 20 aprile, iniziamo la distribuzione nelle farmacie del vaccino Johnson&Johnson", ha spiegato Zingaretti, aggiungedo: "Abbiamo vaccinato il personale della sanità, i fragili, la sicurezza e il mondo della scuola e dell'università. Ora siamo nella fascia 66-67. Una fascia che ora può scendere. Però, servono i vaccini. Un vaccino, tra l'altro, che ha come elemento distintivo le due dosi, quando il numero dei vaccinati inizia a essere importante, bisogna tenere conto della seconda dose nelle forniture. Il vaccino J&J è monodose, in questo caso si può arrivare al 100% delle dosi da inoculare".

"Condivido le scelte del governo, bisogna correre con vaccini", ha spiegato ancora il governatore, che ha poi affrontato il tema della riapertura degli istituti scolastici: "Oltre all’affollamento bisogna prestare attenzione a quanto avviene attorno alla scuola, sui mezzi, fermarsi al bar ad esempio. Restare in zona rossa ma aprire le scuole è un tentativo da fare. Nel Lazio - ha proseguito - abbiamo adottato un provvedimento che permette ai ragazzi che si vogliono fare un tampone di controllo, di accedere ai drive in, in modo gratuito e senza certificato medico, il giorno prima di tornare a scuola".

Per quanto riguarda la situazione nel Lazio, "ieri ci sono stati 467 morti, gli ospedali e le terapie intensive sono pieni - ha riferito il presidente - il virus è ancora molto presente. Quindi c'è solo un modo: tenere sotto controllo il virus e vaccinare le persone, altrimenti i negozi falliscono, i ristoratori chiudono, le imprese muoiono e il lavoro non ci sarà".

Sulle vaccinazioni, Zingaretti ha aggiunto: “Il tema non è la distribuzione, in questo istante saremmo in grado di triplicare il numero di vaccinazioni nel Lazio. Il problema più grande è quello dei richiami. Noi abbiamo oltre un milione di vaccinati, bisogna continuare a vaccinare, ma bisogna stare attenti ad avere i richiami nei magazzini. Se arrivi a superare l'85% delle dosi è un rischio, soprattutto se succede qualcosa con le forniture delle case farmaceutiche".

Nel Lazio lavorate oltre 1 milione di prenotazioni

"La piattaforma web della Regione Lazio per le prenotazioni del vaccino anti Covid, attiva dal 1 febbraio 2021, fino ad oggi ha lavorato oltre 1.000.000 di prenotazioni", ha poi affermato più tardi il governatore.

“Il 12 % del totale - spiega - sono quelle effettuate tramite call center, un numero che abbiamo voluto dedicare agli assistiti meno digitali. Da una settimana inoltre per i cittadini della nostra regione è possibile effettuare la prenotazione anche attraverso l’app 'Salute Lazio', un canale che finora ha raggiunto già 5.000 richieste. Nelle prime 8 ore dall’apertura per la fascia di età 66-67 anni, infine, sono stati assistiti 30.000 cittadini. Stiamo facendo un lavoro complesso e scrupoloso, e di questo ringrazio chi giorno e notte sta operando con professionalità e dedizione per portare avanti una campagna vaccinale essenziale per uscire dalla pandemia e tornare alla nostra vita di sempre. Ora - spiega- non dobbiamo fermarci, ma deve essere sempre chiaro che l’arrivo puntuale e costante delle dosi dei vaccini è fondamentale per andare avanti e centrare gli obiettivi che ci siamo dati".

"Meloni? Fa la sua propaganda"

"Giorgia Meloni fa la sua propaganda", ma nel Pd "io vedo un partito che si sta sporcando le mani, che sta sostenendo con grande sforzo il governo per dare una speranza all'Italia", Zingaretti ha poi così commentato le parole della presidente di Fdi, secondo la quale la linea politica adottata dal Pd si basa solo sui 'proclami'.

"Enrico Letta sta dando forza a un progetto politico. Quando governo avrà terminato il proprio mandato, bisognerà tornare all'alternativa tra centrodestra e centrosinistra e il Pd si sta dedicando alla riorganizzazione del proprio campo. Quindi è l'opposto dei proclami. Sorrido ora a vedere tante persone che quando noi sostenevamo questa alleanza ci riempivano di critiche e, adesso, sono tutti d'accordo. Ma questo penso sia un successo di tutti, forse anche dell'atto che ho compiuto", ha concluso Zingaretti.

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