"Io ho informazioni diverse, so di bande paramilitari che sparano contro i civili"
"Non è vero che non sarò alla Camera per ascoltare il presidente Zelensky, ci sarò, eccome, voglio proprio vedere quello che ci dirà. Sarò lì per sentire quello che dice, io sono obiettiva". La leghista Elena Murelli, deputata del partito di Matteo Salvini, attende al varco il presidente dell'Ucraina, dopo aver già votato no all'invio delle armi a Kiev, assieme ad altri due colleghi leghisti, in dissenso dal suo gruppo.
Dal partito è arrivato forte il richiamo a essere domani in Aula, per un "appuntamento importante", come si legge nelle chat del partito. E Murelli fa sapere che ci sarà, domani alle 11 a Montecitorio: "Io - avverte interpellata dall'AdnKronos - voglio sentire cosa ha da dire, perché io ho informazioni diverse, che mi arrivano proprio dagli stessi ucraini, mi dicono che lì ci sono anche bande paramilitari di estrema destra che sparano sui civili, ci sono ucraini che colpiscono la loro popolazione, vediamo se questo ce lo dirà il presidente", sottolinea con riferimento ai banderisti, che si richiamano a Stepan Bandera, già alleato di Hitler. "Mi pare - ricorda - che non siano mancate le provocazioni da parte di Zelensky, anche in Israele ha avuto critiche per aver parlato di Shoah".
Murelli chiede di sottolineare che questo non vuol dire essere pro-Putin: "Io - conclude - non lo sono affatto, ma sono per la pace, sono in campo per aiutare quelle mamme e quei bambini ucraini, non per dare armi ai loro padri".