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Ucraina, Crosetto: "Sostegno Italia resta forte, passo indietro sarebbe errore drammatico"

Il ministro della Difesa nelle comunicazioni alla Camera: "2024 anno cruciale del conflitto. Giunto il momento per incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti"

Guido Crosetto (Fotogramma)
Guido Crosetto (Fotogramma)
10 gennaio 2024 | 09.56
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La Camera ha approvato le risoluzioni presentate dalla maggioranza, dal Pd e da Italia Viva, Azione e Più Europa, sulle comunicazioni del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sul nuovo invio di armi all'Ucraina. Il governo aveva espresso parere favorevole sul primo e sul terzo documento, mentre si era rimesso all'Aula sul testo dei dem. Respinte invece le risoluzioni proposte da M5S e Alleanza Verdi Sinistra, sulle quali il parere dell'esecutivo era stato contrario.

"Il 2024 sarà un anno cruciale del conflitto" tra Ucraina e Russia, ha detto il ministro della Difesa nel corso delle comunicazioni in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative di Kiev.

"L'Italia supporta dall'inizio e con determinazione ogni azione per favorire l'apertura di un confronto diplomatico e per arrivare a una soluzione negoziale che non sia disgiunta da una pace giusta", ha aggiunto il ministro, sottolineando che allo stesso tempo il sostegno da parte del nostro Paese all'Ucraina resta "forte e totalmente inalterato".

"La strada da percorrere è ancora lunga ma sarebbe un errore strategico e politico drammatico fare un passo indietro", ha rimarcato Crosetto, aggiungendo che il sostegno all'Ucraina "deve continuare finché non cesseranno gli attacchi dei russi".

Da parte dell'Italia "serve una scelta di coerenza, sostegno e proroga degli aiuti", ha detto ancora il ministro della Difesa, precisando che gli equipaggiamenti, i sistemi e gli aiuti militari all'Ucraina contenuti nell'ottavo pacchetto approvato "sono volti a rafforzare solo le capacità difensive delle forze armate ucraine".

Caratteristiche della guerra e situazione sul campo

"Purtroppo - ha affermato - la controffensiva estiva dell'Ucraina non ha dato i risultati sperati e l'esercito di Kiev sta affrontando un nuovo inverno di guerra". "Difficoltà" sono legate ai "vasti capi minati: l'intelligence ucraina stima in oltre 8 milioni le mine impiegate dai russi a protezione delle proprie posizioni".

Crosetto ha poi spiegato che "dopo quasi due anni il conflitto presenta le caratteristiche di una tradizionale guerra di posizione". "La stagione invernale tende a cristallizzare la situazione sul campo ed è prevedibile che la reazione russa sia particolarmente dura" con "attacchi massicci con missili e droni", ha continuato il ministro, aggiungendo che lo scopo dei russi "è fiaccare il morale della popolazione ucraina, creando una frattura interna". "La controffensiva ucraina ha avuto un andamento generoso ma irregolare", ha proseguito Crosetto, e la Russia "sembra intenzionata a puntare a un conflitto di logoramento nella convinzione che nel lungo periodo le opinioni pubbliche occidentali si stancheranno e ci saranno defezioni tra i ranghi dei Paesi che hanno sostenuto Kiev ed è inevitabile l'influenza che potrebbero generare le prossime scadenze elettorali in America ed Europa".

"Parrebbe giunto il momento - ha detto Crosetto - per una incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti che stiamo portando avanti perché si rilevano una serie di segnali importanti da entrambe le parti in causa". E "la Russia deve e dovrà comprendere la risolutezza dei Paesi occidentali per scongiurare nuove velleità di conquista nell'Est Europa", ha affermato ancora, sottolineando la necessità allo stesso tempo di "deterrenza e diplomazia".

Il ministro della Difesa ha poi scandito: "Stiamo con forza ribadendo che se accettiamo che riprenda nel mondo la regola del più forte e se il consesso delle nazioni si piega alla regola del più forte e decide di girarsi dall'altra parte per comodità politica, per tranquillità economica, pezzo dopo pezzo perderemo spazi di libertà, democrazia e sicurezza".

Crosetto si è soffermato sulle "coalizioni di capacità" che "segnano un salto di qualità nelle modalità di supporto all’Ucraina: l’idea è di aggregare gruppi di nazioni, guidati da uno o più leader, che concordino con Kiev lo sviluppo di specifici settori delle Forze Armate, mediante un approccio pluriennale che comprenda gli aspetti materiali, organizzativi, addestrativi, dottrinali e garantisca il supporto finanziario all’impresa. Al riguardo, gli sviluppi nel filone di lavoro delle coalizioni avranno implicazioni in diversi ambiti e saranno il driver principale dello sviluppo della Difesa nazionale ucraina, nell’alveo della Nato e dell’Ue", ha detto il ministro della Difesa.

A margine, in merito alle polemiche per la commemorazione della strage di Acca Larenzia, ha dichiarato: "Non leggo i giornali... Ho sempre preso le distanze da ogni manifestazione che ricordi i regimi passati".

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