"La premier non ha nulla da dire?" chiedono via Twitter alcuni esponenti Dem
Le dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi su Zelensky e la guerra Ucraina-Russia provocano la reazione delle opposizioni. "Le dichiarazioni pro-Putin e anti-Zelensky di Berlusconi sono motivo di clamorosa contraddizione dentro la maggioranza su un tema fondamentale come l'aiuto all'Ucraina" twitta Enrico Borghi, senatore del Pd. "Sono posizioni che isolano l'Italia e indeboliscono il fronte occidentale. La premier non ha nulla da dire?" cinguetta l'esponente Dem.
Sempre con un tweet interviene anche Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato. "Giorgia Meloni è d'accordo con le parole inquietanti pronunciate da Berlusconi sulla guerra in Ucraina? Oggi di fatto si è schierato ufficialmente con la Russia di Putin. Con questi alleati di governo la premier non si lamenti di come viene trattata in Ue".
"Le parole di Silvio Berlusconi certificano che la maggioranza sulla politica estera e sull'Ucraina è divisa e che il posizionamento di Giorgia Meloni è minoritario nel Governo" afferma Pina Picierno, del Pd, vicepresidente del Parlamento europeo. "Non è, infatti, la prima volta che il pensiero di Berlusconi rivela chiare simpatie per Putin e la Russia. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, esponente di Forza Italia, chiarisca quale posizione interpreta se quella del leader del suo partito o se quella di Giorgia Melloni. L'Italia non può permettersi ambiguità a livello europeo e in sede Nato".
"Se nell'arco di una sola settimana ci mettiamo in conflitto con i maggiori partner europei, ci facciamo isolare e sulla guerra in Ucraina non c'è una posizione comune, l'Italia esce screditata" scrive su Facebook Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd. "Rischiamo di pagare molto seriamente questa caduta di autorevolezza e credibilità. Non è così che si difende l'interesse nazionale".