Il leader dei 5 Stelle rimarca: "La Russia ha un arsenale nucleare temibilissimo, dobbiamo perseguire a tutti i costi un negoziato di pace"
Il presidente del Consiglio Mario Draghi "solo dopo tre mesi" dall'inizio del conflitto ucraino "è venuto a confrontarsi in Parlamento. L'ho visto molto disponibile, premuroso e sollecito nell'accodarsi ad una strategia decisa a Washington. Avrei preferito un Governo italiano pronto a indirizzare in prima fila la strategia euroatlantica verso una strategia negoziale". Lo ha affermato Giuseppe Conte, ospite di Radio Capital della trasmissione 'The breakfast club'.
"L'escalation militare è sotto i nostri occhi, purtroppo sono stato facile profeta. La Russia ha un arsenale nucleare temibilissimo, dobbiamo perseguire a tutti i costi un negoziato di pace", sottolinea il leader pentastellato.
Conte è poi tornato a parlare di Matteo Renzi: "Impersona il tipico politico abbarbicato nei privilegi del politico ormai da decenni e rischia di non confrontarsi con il Paese reale", ha affermato. "Aveva di detto di dimettersi, di allontanarsi dalla politica è sempre lì, è abbarbicato nei privilegi della politica: viaggia in jet privati, va in Arabia Saudita, si fa pagare dai governi stranieri, declama il rinascimento saudita nonostante Khashoggi sia stato fatto a pezzi (c'è un processo di cui aspetteremo gli esiti)".
Quanto a "Letta, si è reso protagonista di un atto di cinismo politico tra i più efferati e raffinati, quindi non c'è alcuna fiducia di potersi sedere attorno ad un tavolo".