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Soldi Russia, Draghi sente Blinken: "Non ci sono partiti italiani"

"Contatti tra i servizi italiani con gli omologhi statunitensi"

Soldi Russia, Draghi sente Blinken:
16 settembre 2022 | 16.11
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"Ho avuto una telefonata con il segretario di Stato Blinken, la cosa più naturale era chiedergli cosa sapesse, sostanzialmente mi ha confermato l'assenza di forze politiche dalla lista dei destinatari di finanziamenti russi". Lo ha detto il premier Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa seguita al Cdm che ha visto l'approvazione del dl aiuti ter, sulla vicenda relativa ai finanziamenti che la Russia - dal 2014 - avrebbe destinato a partiti politici di altri paesi.

"La democrazia italiana è forte, non si fa battere da nemici esterni e dai loro pupazzi prezzolati. Dobbiamo essere fiduciosi nella nostra democrazia e non bisogna avere timore delle voci. È chiaro che negli ultimi 20 anni il governo russo -e questo risulta da ampissime ricostruzioni internazionali- ha effettuato una sistematica opera di corruzione negli affari, nella stampa, nella politica, in tanti settori, in molti Paesi europei e negli Stati Uniti: queste sono cose note, non c'è niente di cui stupirsi", ha aggiunto.

"Successivamente" alla telefonata con il segretario di Stato americano Blinken, "come riferito da Gabrielli oggi nell'audizione al Copasir, ci sono stati contatti tra i servizi italiani con gli omologhi statunitensi: in questo, l'intelligence" Usa "ha confermato di non disporre di nessuna evidenza di finanziamenti occulti russi a candidati o partiti che competono nell'attuale tornata elettorale", ha detto Draghi.

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