Ventuno i voti di scarto, Fratelli d'Italia: "Nessun segnale". Conte: "Questo governo ha deciso di voltare spalle a italiani". Schlein: "Da maggioranza fuga da realtà"
L'aula della Camera ha approvato la richiesta della maggioranza per il rinvio in commissione del salario minimo. I voti di differenza sono stati 21. La richiesta del rinvio, per "un approfondimento" dopo il parere fornito da Cnel, era stato chiesto dal presidente della commissione Lavoro Walter Rizzetto (Fratelli d'Italia) in apertura della seduta dell'aula alla Camera. Viva la protesta delle opposizioni.
"Se le opposizioni sono tanto impaurite e preoccupate dal Cnel, organo Costituzionale, possono sempre cercare di indire un referendum per abolirlo ed abbandonare la politica, se mai lo perdessero. Commettere errori è umano, ma perseverare è diabolico", ha commentato Rizzetto.
"Nessun segnale politico". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti, ai cronisti alla Camera che gli chiedevano se dietro ai soli 21 di scarto con cui è passato il rinvio in commissione del salario minimo, ci fosse un segnale politico interno alla maggioranza. "Se andate a vedere la media delle altre votazioni, le percentuali sono le stesse di sempre. Non mi pare ci siano differenze". Dall'opposizione si fa notare che tra i banchi di Forza Italia ci sarebbero state le assenze più numerose: "Io curo i miei ed erano tutti presenti", ha replicato Foti.
"La richiesta di rinvio" in commissione del salario minimo "è semplicemente la cronaca di una fuga annunciata, la vostra fuga dalla realtà. Invece di equità propone condoni, mancette e tagli a diritti universali come scuola e sanità", aveva detto Elly Schlein in aula alla Camera dopo la richiesta della maggioranza.
La proposta sul salario minimo ha visto "la Meloni buttare la palla in tribuna per l'imbarazzo di dire no a una legge apprezzata anche da un pezzo dell'elettorato che ha votato per voi", ha aggiunto la segretaria del Pd sottolineando: ""Quello che stiamo votando oggi è un colpo a 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri". Così "state dicendo che per voi" quei lavoratori poveri "non contano nulla".
"Dovremmo guardare in faccia la realtà e mettere da parte bandiere e dire con forza tutti insieme che l'Italia non può rimanere tra gli unici 5 Paesi su 27 in Europa che non hanno il salario minimo. Questo non sta accadendo perché il governo ha deciso di voltare le spalle agli italiani e di illuderli con la prossima manovra, come ha fatto la presidente Meloni dicendo che regalerà 100 euro in più in busta paga ai lavoratori quando invece di tratta di confermare quello che già prendono oggi", ha detto Giuseppe Conte in Aula alla Camera. "Giorgia Meloni è stata scelta per decidere, non per far decidere al Cnel di Brunetta", ha poi aggiunto Conte parlando di "un delitto perfetto contro una misura di civiltà". "Un rinvio in commissione per farla morire lì. Ma noi non lo consentiremo, né rinvii né meline, basta schiaffi a questa aula", ha aggiunto il leader del M5S.
"Sul salario minimo la maggioranza sta facendo un errore drammatico per la vita di tanti italiani che lavorano e faticano. Abbiamo dato disponibilità a cancellare il fondo per il sostegno delle imprese e dunque portare la misura ad avere impatto 0 sulle finanze pubbliche. Neppure a queste condizioni Meloni ha dato ok. Atteggiamento sbagliato, ingiusto e miope". Così Carlo Calenda su Twitter.
"Non è solo un problema di fuga. E' un'operazione di depistaggio delle responsabilità perché la maggioranza non vuole prendersi la responsabilità di dire che non vuole il salario minimo e non si prende la responsabilità perché sa che i cittadini vogliono il salario minimo", ha detto il capogruppo di Azione-Iv, Matteo Richetti, in aula alla Camera.
"Torniamo in commissione a fare che? La legge sulla contrattazione non manca in Italia. Facciamo una legge sulla rappresentanza quando il Cnel ha spaccato la rappresentanza. Qui c'è un problema di sostanza democratica: questo è il Parlamento e l'opposizione ha diritto ad avere dei punti di discussione e di votazione e la maggioranza ha tutto il diritto di bocciare le proposte di opposizione ma non di impedire il voto", ha aggiunto.
Intanto le opposizioni, in un incontro alla Camera, avevano annunciato di oltre 500mila firma raccolte in tutto il Paese sulla proposta sul salario minimo: "La raccolta di firme continuerà. La battaglia non si chiude qui. Useremo ogni strumento possibile: emendamenti, mozioni, Odg. Non lasceremo mai cadere mai questa proposta, perché questo fronte è essenziale".
Anche l'ipotesi di scendere in piazza tutti insieme è in cantiere: "Le manifestazioni non mancheranno e anche l'opposizione valuta una sua iniziativa", ha assicurato Franco Mari (Avs). "Oggi rischia di compiersi un atto ostile, di scempio di questa proposta, con indifferenza e arroganza. Perchè una proposta alternativa della maggioranza non c’è , solo fuffa -ha spiegato Cecilia Guerra, del Pd, alla vigilia dell'esame in aula del salario minimo-. Oggi o bocceranno la proposta o chiederanno l'ennesima proroga per il parere del Cnel, che non è una novità ma una bocciatura telecomandata. Dall'altra parte abbiamo o un rifiuto o il nulla".
Riccardo Magi, segretario di + Europa, ha sottolineato il fatto che "serve chiarezza, le opposizioni hanno avanzato una proposta comune. Dal governo e dalla maggioranza sono arrivate solo manovre dilatorie. Oggi c'è lo show down". Per Magi, "la maggioranza potrà anche vincere con la forza dei numeri, ma nel Paese ha già perso". Secondo Antonio D'Alessio, di Azione, "in realtà la maggioranza non è così compatta". Mentre per Nunzia Catalfo, del M5s, "il tema è molto sentito: stiamo parlando dell’applicazione dell'articolo 36 della Costituzione, del diritto a una esistenza libera e dignitosa".