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Roma Pride: "Revoca patrocinio Regione Lazio? Pro Vita ordina, politica esegue"

Il portavoce Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli: "E' soltanto una vergogna. La Regione non è di tutti i cittadini?"

Fotogramma /Ipa
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05 giugno 2023 | 18.38
LETTURA: 2 minuti

"Che la Regione Lazio abbia revocato oggi il patrocinio alla manifestazione 'Roma Pride 2023' è soltanto una vergogna. Pro Vita ordina e la politica esegue". Così all'Adnkronos Mario Colamarino, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. "Eravamo entusiasti che la Regione Lazio avesse deciso di continuare a sostenere la nostra manifestazione, poi all'improvviso hanno visto il documento politico sulla nostra piattaforma e hanno deciso di revocare il patrocinio. E' avvenuto - spiega il portavoce di Roma Pride - dopo che Pro Vita ha lanciato dei post sui social in cui si chiedeva il ritiro del sostegno alla manifestazione".

"Ma la Regione Lazio non è di tutti i cittadini? Da una parte, la Giunta asserisce che vuole difendere i diritti di tutti, poi però revocano il patrocinio su una manifestazione che rivendica i diritti di una intera comunità", sottolinea Colamarino.

Manifestazione pro utero in affitto? "La ritengo una strumentalizzazione: il fenomeno della gestazione per altri riguarda il 90% coppie eterosessuali e come al solito la parte dell'ultradestra, dei talebani cattolici utilizza il tema, come un'arma, per attaccare la nostra comunità", spiega ancora.

"Con l’ironia che ci contraddistingue ringraziamo Pro vita per averci offerto un servizio di ufficio stampa gratuito. Grazie a loro siamo certo che sabato 10 giugno alla grande parata che partirà da Piazza della Repubblica alle ore 15.00 ci sarà una folla oceanica che crede nei diritti, nell’uguaglianza e nella laicità", sottolinea poi Colamarino in una nota. "Per quanto riguarda il Governatore Francesco Rocca, lo rassicuriamo che visto che la Regione Lazio è delle cittadine e dei cittadini, quindi anche nostra e non di un manipolo di talebani cattolici, non toglieremo il logo della Regione Lazio dal nostro sito".

"Il Governatore può tranquillamente rivolgersi a Pro Vita, che viste le affinità sicuramente potrà consigliargli qualche hacker russo, ungherese o polacco per farlo rimuovere. Con la generosità che ci contraddistingue concediamo il patrocinio speciale del Roma Pride, creato apposta per il Governatore. Quello dell’ignavia", conclude il portavoce di Roma Pride.

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