Dopo la puntata di Report, relativa ad aziende ritenute riconducibili alla ministra del Turismo
Il ministro per il Turismo, Daniela Santanchè, sarà in Aula al Senato mercoledì 5 luglio alle 15 per una informativa. E' quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, appena terminata. Dopo la puntata di Report, relativa ad aziende ritenute riconducibili alla ministra del Turismo, da più parti è stato chiesto alla ministra di chiarire in Parlamento.
L'informativa della ministra del Turismo in Senato "non costituisce un precedente, la ministra avrà piena libertà di decidere se riferire solo al Senato o in entrambe le Camere", ha affermato il presidente del Senato Ignazio La Russa, lasciando la conferenza dei capigruppo al Senato.
"Ringrazio la ministra Santanchè per la sua disponibilità, non era tenuta a questa informativa" siamo di fronte a "un caso che si è creato unicamente per una trasmissione televisiva", dice il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine della capigruppo di Palazzo Madama. "Il governo ha ritenuto non accoglibile la richiesta di un fuoco di fila nel question time che avevano fatto le opposizioni, primo perché c'erano già altri ministri al question time, Bernini e Nordio, e poi perché il question time si sarebbe trasformato in un tiro al bersaglio, l'informativa mi pare lo strumento più adatto per consentire alla ministra di spiegare", aggiunge Ciriani.
Santanchè, dopo aver annunciato querela, aveva assicurato: "Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, ci ho sempre messo la faccia".
"L'ho vista tranquilla in queste ore come sono tranquilla io che leggo ogni giorno ricostruzioni su quando andrà a casa il governo. Temo che bisognerà aspettare ancora un po'", ha commentato Meloni qualche giorno fa a proposito delle polemiche nate dopo l'inchiesta di Report. ''Non c'è nessun problema a riferire in Parlamento, è una richiesta legittima. Sono contenta che il ministro Santanchè abbia dato la sua disponibilità a riferire in Aula...''.
SCHLEIN E CONTE
A chiedere le dimissioni della ministra, tra gli altri, la segretaria Pd Elly Schlein e il leader M5S Giuseppe Conte. "Il Pd chiede chiarezza, chiede a Meloni di uscire dal silenzio e alla ministra di dimettersi", ha attaccato nei giorni scorsi Schlein. All'attacco anche Conte: "Non possiamo permettere che passi un principio di arroganza del potere nei confronti dei cittadini. Santanché ha accettato il suo mandato, ci sono oneri e responsabilità, la sede in questo momento è il Parlamento venga, chiarisca e valuteremo".