Ammesso il quesito sui consigli giudiziari
Referendum sulla Giustizia, "inammissibile quello su responsabilità civile dei magistrati". La bocciatura è stata annunciata dal presidente della Corte Costituzionale, Giuliano Amato. "Abbiamo dichiarato inammissibile il referendum sulla responsabilità diretta dei magistrati. Perché essendo fondamentalmente sempre stata la regola per i magistrati quella della responsabilità indiretta, la introduzione della responsabilità diretta rende il referendum più che abrogativo". "Qui stiamo parlando della responsabilità dei magistrati per i quali la regola diversamente da altri funzionari pubblici era sempre stata della responsabilità indiretta".
Ammessi, invece, dalla Consulta altri quesiti. L'ultimo è quello sui ''consigli giudiziari'. "Noi abbiamo dichiarato ammissibile il referendum sulle funzioni da riconoscere ai consigli giudiziari nella loro composizione completa" ha detto il presidente della Corte Costituzionale. Questa mattina l’Ufficio comunicazione e stampa aveva fatto sapere sapere che la Corte ritenuto ammissibili altri quattro quesiti referendari: abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità; limitazione delle misure cautelari; separazione delle funzioni dei magistrati; eliminazione delle liste di presentatori per l’elezione dei togati del Csm.
I quesiti "sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario".