Verini: "Defenestrazione del giornalista ha un significato inquietante". La replica della presidente Colosimo: "Discussione irrispettosa, imbarazzante doversi occupare di Rai"
Il senatore del Partito democratico Walter Verini ha sollevato, a nome del gruppo dem, il caso Saviano davanti alla Commissione parlamentare Antimafia prima dell'inizio dell'audizione del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, Roberto Rossi, prevista oggi. "La defenestrazione di Saviano dalla Rai non è l'uscita di un qualsiasi giornalista - ha detto Verini -, ha un significato inquietante e pensiamo che l'Antimafia, per il profilo, la storia, il ruolo di Saviano, se ne debba occupare".
"Chiediamo, come gruppo Pd, che si discuta dell'argomento, pensiamo che questo tema debba interessare questa Commissione", ha continuato. La presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo ha proposto ai colleghi di affrontare il tema "in Ufficio di presidenza" nella giornata di martedì.
"Con il gruppo Pd in commissione antimafia abbiamo chiesto di discutere in quella sede della cancellazione da parte dei vertici della Rai del programma sulle mafie di Roberto Saviano. Un segnale pericoloso e una scelta inquietante", ha poi scritto il dem Andrea Orlando su Twitter.
"Ho rimandato la discussione in Udp perché ho trovato irrispettoso fare una discussione sul palinsesto Rai alla presenza del procuratore di Bari. Trovo imbarazzante che l’Antimafia debba occuparsi di decisioni aziendali della Rai e rivendico la serietà di un organo parlamentare, quello che presiedo, che si occupa di criminalità organizzata e non di televisione". Così la presidente dell'Antimafia, Chiara Colosimo, rispondendo alla richiesta del Partito democratico.
"Saviano non è in palinsesto", ha affermato in un'intervista concessa a 'Il Messaggero l'amministratore delegato della Rai Roberto Sergio sottolineando che "la scelta è aziendale, non politica".
"La Rai - spiegava - non può esimersi dal rapporto con la politica. E' importante però che la politica non condizioni la Rai. A differenza di alcuni dei miei predecessori, che non incontravano la politica incontrandola, io la incontro ma non mi faccio condizionare nelle scelte aziendali".