"Il fatto che sia ancora aperta la candidatura di Berlusconi rende tutto complicato"
Il Pd è impegnato per scegliere per il Quirinale "un nome condiviso e non di parte, quindi non un nome di centrodestra. Dobbiamo trovare un accordo su un nome super partes". Lo ha detto Enrico Letta a radio Immagina.
Per il leader Pd "il fatto che sia ancora aperta la candidatura di Berlusconi rende tutto complicato, finora non c'è stata interlocuzione perché il centrodestra non è stato disponibile a interloquire".
"Di fronte all'assalto al Colle del centrodestra abbiamo dovuto trovare l'equilibrio per respingere questo assalto e trovare i canali di comunicazione con il centrodestra per un nome condiviso e non di parte. Dobbiamo trovare un'intesa su un nome super partes, istituzionale, è lo sforzo che stiamo facendo" ha sottolineato Letta.
"Il centrodestra si è comportato come se avesse la maggioranza, ha tentato l'assalto al Colle con un candidato di centrodestra. Noi ci siamo trovati nella difficoltà di dover respingere questo assalto, ma il nostro problema è non dover dire solo di no ma anche, con il centrodestra, individuare un accordo per un nome condiviso" ha ribadito il leader dem, "vogliamo fare un accordo con il centrodestra perché abbiamo a cuore il Paese".
"Non sottilizzo sul primo, secondo, terzo o quarto turno ma è chiaro che il presidente della Repubblica dovrà uscire da un accordo tra centrodestra e centrosinistra. Il quorum molto elevato impone un accordo - ha rimarcato - Il governo Draghi ha una maggioranza che sfiora il 90% del Parlamento, sarebbe assurdo e contraddittorio se eleggessimo un presidente della Repubblica con 505 voti o con una maggioranza risicatissima".
"La vicenda del Quirinale è bella e faticosa, è sempre stata un parto molto faticoso e mi sembra di capire che lo sarà anche questa volta - ha detto Letta - Però abbiamo avuto grandi presidenti e sono fiducioso che un o una grande presidente prenderà il testimone di Sergio Mattarella, grandissimo presidente".