"In più di un'occasione generale esternò preoccupazioni sul figlio Nando"
"Le accuse a mio padre? Da parte della famiglia Dalla Chiesa non è una novità, perchè soprattutto il fratello Nando, già negli anni '80, ha avuto degli alterchi verbali anche abbastanza violenti, con mio padre su questi argomenti. Mio padre, in tutti i processi dove in qualche modo si è parlato dell'omicidio Dalla Chiesa, non è stato ritenuto mai in nessun modo responsabile di nulla...''. Così Stefano Andreotti, terzo dei quattro figli dell'ex presidente del Consiglio e senatore a vita, ai microfoni di '5 minuti' di Bruno Vespa commenta le allusioni alla responsabilità del padre Giulio per l'omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fatte durante un'intervista televisiva alla figlia Rita.
''Nelle lettere da aprire post mortem, in particolare prima di subire un'operazione, mio padre giura davanti a Dio di non avere niente a che vedere, nè con la mafia, nè con Pecorelli, nè con Dalla Chiesa, nè con qualsiasi altro omicidio''.
''Dalla Chiesa in più di un'occasione -ha detto il figlio di Andreotti confermando indiscrezioni su uno sfogo del generale sulla famiglia- esternò le sue grandi preoccupazioni per avere un figlio che era su posizioni davvero lontanissime da lui. Mio padre non volle mai raccontarlo questo fatto ma poi nel corso degli anni lo raccontò a noi e a chi era vicino a lui e venne fuori. Una volta addirittura Dalla Chiesa quasi pianse davanti a mio padre per la preoccupazione che gli dava questo figlio''.