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Europee, Procaccini: "Von der Leyen non è la candidata di Ecr. Lega? Contenere toni"

L'europarlamentare di Fratelli d'Italia all'Adnkronos: "Sul Pnrr il governo ha fatto un buon lavoro, l'Europa giudica nel merito"

L'europarlamentare Nicola Procaccini (Fotogramma)
L'europarlamentare Nicola Procaccini (Fotogramma)
05 aprile 2024 | 20.28
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Un candidato di Ecr alla guida della Ue? "Questa è una decisione che si prende insieme ad altri, già sappiamo che alcuni vogliono lo Spitzenkandidat. Noi di FdI siamo laici: io, in particolare, ho sempre avuto delle perplessità su questo punto. Ma lo abbiamo già fatto la scorsa legislatura e non avremmo alcun problema a farlo anche stavolta". Interpellato dall'Adnkronos, Nicola Procaccini - europarlamentare di Fratelli d'Italia e co-presidente del gruppo dei Conservatori e riformisti al Parlamento Ue - commenta la possibilità che Ecr possa avere un suo candidato alla guida della Commissione europea. Ipotesi alla quale ha aperto ieri Giorgia Meloni, ospite di Bruno Vespa.

"Il vantaggio dello Spitzenkandidat - osserva - è che ti permette di veicolare meglio il tuo messaggio. Senza, rischi di rimanere monco. Perché poi ti chiedono: chi sostieni? Von der leyen o il candidato dei socialisti?". Tramonta definitivamente, quindi, la possibilità di un sostegno Fdi alla presidente uscente? Von der Leyen "non è mai stata la candidata di Ecr. È stata sempre e solo la candidata del Ppe. Non c'è motivo al mondo - sostiene Procaccini - per cui dovremmo portare un candidato di qualcun altro".

Della scelta del possibile candidato di Ecr "si parlerà questa settimana e la prossima. Chi immagino come possibile candidato? Immagino qualcuno che rappresenti una posizione di mezzo nello spettro delle posizioni all'interno di Ecr: tra quelle più verso destra e quelle che vanno più verso il centro".

"Sul Pnrr il governo ha fatto un buon lavoro, l'Europa giudica nel merito"

La campagna elettorale italiana si giocherà sul Pnrr? "Il Piano nazionale di ripresa e resilienza - risponde l'europarlamentare di Fdi - non dovrebbe essere una questione di campagna elettorale. L'Italia non chiede un trattamento di favore sul piano politico, perché magari si fa una alleanza con uno piuttosto che con un altro. L'Italia fino a oggi ha chiesto e ottenuto di essere giudicata nel merito del lavoro che ha fatto. E siccome il governo ha fatto un buon lavoro e ha raggiunto i risultati prefissati, continuiamo così".

La campagna elettorale per le Europee

In campagna elettorale assisteremo a una escalation tra Fdi e Lega? "Non ci sarà una escalation con la Lega: ci sarà in tutti i partiti politici italiani una corsa alla definizione della propria identità rispetto agli altri. Questo vale anche per Pd e M5S, vale per Forza Italia, Fdi, Lega, eccetera. È il proporzionale, bellezza. È inevitabile che ci siano tensioni. L'importante - conclude Procaccini - è che quando si sta al governo di una nazione e si ha una responsabilità in più, si contengano i toni. La stabilità del governo è l'asset più importante e non può essere sacrificato sull'altare del proporzionale. Serve un surplus di senso responsabilità e da parte nostra sicuramente ci sarà".

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