"Faremo tutto quello che è democraticamente permesso per bloccare un’invasione che rischia di essere disastrosa", ha detto il leader della Lega alla folla riunita a Pontida
“Richard, bacioni. E se ti piacciono, apri le tue ville e portateli tutti a casa tua”. Lo ha detto, suscitando un boato nella folla riunita a Pontida, il segretario della Lega Matteo Salvini, riferendosi all’udienza del processo Open Arms a Palermo del 6 ottobre, quando “guardando in faccia Richard Gere, porterò il sorriso del popolo italiano e del popolo di Pontida”.
Il vicepremier ha poi assicurato che "faremo tutto quello che è democraticamente permesso per bloccare un’invasione che rischia di essere disastrosa”. “Ogni mezzo necessario che tecnologia e democrazia ci mettono a disposizione dovrà essere studiato e se serve utilizzato”, ha aggiunto.
Salvini ha poi ribadito che "Matteo a Pontida e Giorgia a Lampedusa sono la sintesi di un obiettivo e di un destino comuni. Non riusciranno a dividerci”. "Provino a dire che questa splendida Pontida, con questa marea umana sarà un problema per il governo. Io dico che è vero l’esatto contrario: la Lega è garante del fatto che questo governo durerà per tutti e 5 gli anni che gli italiani ci hanno chiesto durasse. Non un minuto di meno”.
Il concetto in un altro passaggio dell’intervento dal palco, durato oltre 40 minuti, è stato chiarito con “poche parole, perché qualsiasi cosa io dica qualcuno e pronto a cercare l’avverbio che segni la lontananza tra Pontida e Lampedusa”. Con Giorgia Meloni “ovviamente - ha precisato Salvini- abbiamo culture diverse, però il centrodestra unito vince nei comuni, nelle regioni, al governo nazionale e deve vincere anche in Europa”. In un altro passaggio del suo discorso, il leader del Carroccio ha aggiunto che “la Lega ha tutta l’ambizione che questo governo duri non solo il primo mandato ma anche il secondo. Prenotiamoci dieci Pontida con la Lega al governo”.