Ore febbrili lungo la direttrice Quirinale-governo per capire l'evolversi della situazione nella maggioranza gialloverde. Dopo l'appello di Conte, il vicepremier è salito al Colle per incontrare il Presidente della Repubblica
di Sergio Amici
Ore febbrili lungo la direttrice Quirinale-governo, per capire come evolverà la situazione all'interno della maggioranza gialloverde. Dopo l'appello del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in mattinata è salito al Colle il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Al di là dei confronti istituzionali che hanno accompagnato le dichiarazioni del premier, è probabile che, dopo aver ascoltato quali siano in questa fase gli orientamenti del leader M5S, il Capo dello Stato gli abbia ribadito la necessità di compiere scelte chiare, per evitare il protrarsi di un'incertezza, tanto più pericolosa in una fase in cui è in corso una delicata interlocuzione tra Italia ed Unione europea.
No quindi ad un prolungato tira e molla che produrrebbe gravi conseguenze sulla stabilità del quadro economico-finanziario, con inevitabili ricadute negative per famiglie ed imprese. E' chiaro che il Capo dello Stato non intende interferire nelle scelte che vorranno compiere le forze politiche (proseguire con gli attuali assetti di governo, eventuale rimpasto, rottura della coalizione con assai probabile sbocco elettorale), né preferisce o auspica soluzioni.
La sua unica preoccupazione è garantire che ogni passaggio avvenga nel rispetto della Costituzione e delle prerogative di tutti i soggetti in campo (presidente della Repubblica, Parlamento, partiti) e in un arco temporale che permetta scelte chiare e passaggi non traumatici, che rischierebbero di compromettere in maniera seria la situazione economica del Paese. A M5S e Lega decidere se e come proseguire il loro rapporto, tenendo conto di questa linea di indirizzo del Capo dello Stato.