Il ministro della Famiglia: "Gli ovociti delle donne nere costano molto meno di quelle bianche"
"Gli ovociti delle donne nere costano molto meno di quelle bianche, anche quindi con connotazioni evidentemente razziste''. Lo ha detto il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, parlando a Zona Bianca su Retequattro di maternità surrogata.
''Ci sono delle fiere... Si può scegliere tutto perchè il committente ha tutti i diritti, semplicemente deve pagare. Ci sono sempre due madri diverse, due donne. Una è quella che dà gli ovociti e quindi sempre attraverso un prezzo preciso su catalogo... E' quella che dà le caratteristiche genetiche, trasmette il dna. L'altra è quella che fa il vero e proprio utero in affitto", dice il ministro. "In questo caso viene scelta secondo altri criteri. Deve essere una donna che ha già partorito, che dà garanzie di salute ma non deve avere caratteristiche estetiche che vengono chieste alle donne che devono trasmettere il dna. Si sceglie la donna che dà l'ovocita secondo i classici criteri, alta bella bionda, di solito una donna dell'Est...'', aggiunge.. ''Quindi siamo alla selezione della razza...'', interviene il conduttore. ''Assolutamente sì", replica Roccella per aggiungere: ''Tra l'altro gli ovociti delle donne nere costano molto meno di quelle bianche, anche quindi con connotazioni evidentemente razziste''.
''Sono convinta che i genitori omosessuali possono essere ottimi genitori. Il punto non è questo. Il problema è come è arrivato quel figlio lì... E il fatto che genitori dello stesso sesso, uomini in particolare, devono ricorrere a certe pratiche, in particolare all'utero in affitto", afferma su un altro aspetto del tema.
"Oggi si parla dei bambini per non parlare dell'utero in affitto. In realtà già oggi è reato l'utero in affitto e lo è anche la propaganda dell'utero in affitto ma non sono mai stati perseguiti. Così si va all'estero dove si affitta l'utero di una donna povera, tornando poi in Italia e chiedendo la trascrizione automatica del bambino'', dice.
Sono oltre 250 le coppie che ogni anno optano per la maternità surrogata. ''Ora hanno la sicurezza di non essere perseguite -ha sottolineato Roccella- ma ci dovrebbe essere più consapevolezza di cosa si va a fare sfruttando una donna bisognosa. E' una questione di mercato, basta guardare su Internet per vedere di cosa si tratta...''.