Il senatore della Lega: "Il giochetto di definire omofobo chi sia contro non funziona più, la fermeremo"
"Pd, M5s, Iv e Leu sono restati sordi agli appelli all'unità e hanno consumato lo strappo, imponendo l'incardinamento del Ddl Zan. Abbiamo sperato fino all'ultimo che prevalesse il buon senso ma così non è stato. Noi della Lega abbiamo votato convintamente contro. Abbiamo saputo tenere fermo questo ddl ingiusto e pericoloso per quasi sei mesi e così continueremo a fare". Così Simone Pillon, senatore della Lega membro della Commissione Giustizia del Senato e vicepresidente della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza.
"Da domani comincerà e vi garantisco che saremo altrettanto fermi e decisi. Sul testo del Pd sono piovute critiche e stroncature non solo da parte nostra ma anche dal mondo ecclesiale e da numerose realtà del femminismo e degli Lgbt di sinistra", aggiunge Pillon.
"Il giochetto di definire omofobo chi sia contro il ddl Zan non funziona più. La verità è che si tratta di una ciofeca che - con la scusa di punire gli aggressori (che sono già puniti dalla legge) - mira a trasformare la percezione in sesso, il libero pensiero in discriminazione e l'indottrinamento in educazione. La maggioranza silenziosa degli italiani non vuole questa legge, e noi la fermeremo. Il relatore sarà il senatore Ostellari. Abbiamo massima fiducia che saprà garantire tutti", conclude il senatore leghista.