L'europarlamentare: "Ungheria può chiedere la revoca dell'immunità, spero che l'Europarlamento si schieri per lo stato di diritto"
"Non penso di essere nella posizione di dovermi difendere, nel senso che credo i movimenti per la casa cerchino di rispondere ad un problema cui le istituzioni non sono in grado di rispondere". Lo dice l'eurodeputata di Avs Ilaria Salis, rispondendo a Bruxelles rispetto alla mozione presentata nel Consiglio Regionale della Lombardia, che chiede di confiscarle lo stipendio da eurodeputata per saldare un presunto debito nei confronti dell'Aler. "Poi - aggiunge - questa cosa dà fastidio, è scomoda, quindi mettono in campo questi attacchi, che sono sostanzialmente fondati sul nulla. Stiamo parlando di un accesso effettuato quando avevo 23 anni: ne ho compiuti 40 la settimana scorsa", dice.
"La mia vicenda giudiziaria non si è ancora conclusa, perché io in questo momento godo dell'immunità, ma l'Ungheria può decidere di chiedere una revoca dell'immunità parlamentare. In questo caso, la decisione spetterà al Parlamento Europeo, che deciderà tramite votazione", aggiunge riferendosi al processo 'congelato' a Budapest dopo la sua elezione. "Io sinceramente spero e mi aspetto che il Parlamento si schieri a difesa dei diritti fondamentali, della presunzione di innocenza, del principio di proporzionalità e di rispetto dello Stato di diritto", aggiunge.