Dopo l'avvio del secondo giro, ultimi incontri per il premier incaricato. Leu: "Resti alleanza con Pd-M5S". Pieno sostegno da Iv, FdI non voterà la fiducia
Consultazioni, seconda giornata di incontri per Mario Draghi alla Camera. Dopo l'avvio del nuovo giro per la formazione del nuovo governo ieri, oggi il premier incaricato procede con i colloqui con i 'big' della politica. I primi a sedersi di nuovo al tavolo con l'ex presidente Bce i cosiddetti 'responsabili', il gruppo di Europeisti-Maie-Centro democratico nato al Senato dopo le dimissioni di Conte. A seguire Leu, Italia Viva, Fratelli d'Italia, Pd, Forza Italia, Lega e M5S.
Rassicurati" dal super-ministero per la transizione energetica al reddito di cittadinanza, dal Mes al Recovery plan. Così il capo politico M5S, Vito Crimi al termine del secondo incontro di consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. "Abbiamo trovato una serie di spunti nelle proposte di Draghi, ma la cosa cui tenevamo di più - dice Crimi - era che l'azione di governo avesse come pilastro la transizione ambientale ed energetica: abbiamo insistito per la creazione di una sorta di super-ministero e abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si sta pensando a un assetto istituzionale di questo approccio". Quanto al reddito di cittadinanza "abbiamo avuto la rassicurazione - sottolinea - che oggi più che mai è necessario rafforzare le misure di sostegno e creare misure universali che abbiano al proprio interno misure di ammortizzatori sociali e sussidi. Altra parola chiave di questa possibile esperienza di governo - sottolinea Crimi - è investimenti, partendo dal Recovery plan. Abbiamo avuto rassicurazioni che partirà da quello che c'è già. Da quello che aveva ottenuto il precedente governo: 3 miliardi per la giustizia, 40 miliardi per il lavoro o i fondi per la scuola. Nessuno stravolgimento come qualcuno voleva. Abbiamo affrontato - prosegue il capo politico del Movimento - anche il tema del Mes, su cui abbiamo una posizione ed è stato chiaro che va fatto se c'è un piano, una convenienza e dei motivi e ad oggi non ci sono per immaginarlo come strumento da adottare tanto che Draghi non lo ha citato nella sua elencazione".
"Non abbiamo parlato di ministeri, governi tecnici, politici. Abbiamo fiducia nell'idea di squadra che ha il professor Draghi. Abbiamo parlato di Europa, il nostro obiettivo è che l'Italia torni protagonista. Vogliamo che si faccia l'interesse italiano in sede europea. Abbiamo parlato di sviluppo, di rilancio, di economia, di lavoro. Noi possiamo far parte di un governo che pensa alla crescita felice, non alla decrescita infelice". Sono le parole di Matteo Salvini, leader della Lega, dopo l'incontro con il premier incaricato Mario Draghi.
"Ho confermato al presidente incaricato il nostro sostegno, il sostegno di Forza Italia con la sollecitazione di adottare scelte di alto profilo tenendo conto delle indicazioni dei partiti ma decidendo in piena autonomia. Quello che nasce è un governo che si fonda sull'unità del paese e delle forze politiche senza preclusione alcuna". Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, si esprime così dopo l'incontro con il premier incaricato Mario Draghi, impegnato nel secondo giro di consultazioni per la formazione del nuovo governo. "Questo non significa la nascita di una maggioranza politica tra partiti alternativi per natura, storia e valori. E' invece la risposta a una grave emergenza e durerà per il tempo necessario a superare questa drammatica crisi sanitaria, sociale e economica", dice Berlusconi.
"Posso dire che siamo veramente molto soddisfatti del contributo, dei contenuti e delle linee guida alle quali il professore sta lavorando". Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo l'incontro della delegazione dem con Mario Draghi. "Crediamo che icontenuti e la visione chiara" come quella che si va componendo "sia garanzia di serietà, stabilità, forza e autorevolezza della sfida governativa". E quindi, "non possiamo che confermare la nostra fiducia al tentativo" del premier incaricato. "In particolare - sottolinea Zingaretti - molto positiva e ribadita nell'incontro, la collocazione europeista del nuovo governo. Europeismo inteso come difesa e rivendicazione della storia e del sogno europeo ed insieme alla rivendicazione di un passato, ci ritroviamo molto in una prospettiva di ulteriore salto in avanti dell'integrazione europea fino a ulteriori cessioni di sovranità per una maggiore integrazione politica ed istituzionale. Un governo di stampo europeista nella migliore tradizione della nostra storia". Bene per il vertice dem anche "le riforme a cominciare da quella fiscale su pilastri indicati con grande chiarezza che sono quelli di progressività fiscale, il rifiuto di nuove tasse, il rifiuto della cultura dei condoni e un'attenzione della futura riforma fiscale sulla fiscalità lavoro".
"Ci limitiamo a un confronto franco sui contenuti. La nostra pozione è immutata: Fratelli d'Italia non voterà la fiducia al governo Draghi''. Lo ha spiegato Giorgia Meloni, leader di Fdi, dopo un'ora di colloquio con il presidente incaricato alla Camera. "E' stato un incontro interessante sui contenuti. Conoscete la nostra posizione. Ci limitiamo a un confronto franco sui contenuti", ha ribadito. ''Abbiamo chiesto a Draghi che il suo governo ponga fine alla stagione dei Dpcm. Mi auguro voglia dire basta al metodo di limitare la libertà delle persone a colpi di Dpcm... L'approccio di Fdi è prettamente ed estremamente pragmatico. Ci siamo. Non ci piace come è nato questo governo, non voteremo la fiducia, ma siamo a disposizione di Draghi se vorrà e, quando vorrà, dialogare con noi per il bene della Nazione e cose utili al Paese", ha affermato. ''La mia coerenza mi è costata fino ad ora degli insulti... Non capisco l'accanimento nei nostri confronti, siamo stati una forza responsabile...''
"Abbiamo garantito il totale sostegno di Italia Viva a questo impianto e alle scelte che il presidente vorrà portare avanti", ha detto la senatrice Teresa Bellanova al termine dell'incontro con Draghi. Bisogna "concludere presto nell'interesse del Paese", ha poi spiegato, aggiungendo: "Speriamo che tutti si lavori per far partire quanto più rapidamente questo governo, governo della speranza. Questo Paese ha bisogno di segnali di coraggio, speranza, di recuperare fiducia nel futuro", ha spiegato la ex ministra di Iv. Se il nuovo governo sarà composto da tecnici o politici "noi abbiamo detto, dal primo incontro con Draghi, che comunque lo sosterremo. Sarà nella sua disponibilità scegliere se sarà tecnico o politico e il livello di coinvolgimento della politico", ha aggiunto Bellanova. "Se i tre cardini principali di Draghi, europeismo, atlantismo, sostenibilità ambientale, attenzione alla vita di uomini e donne e al divario del Sud, questo è un programma che ci vede assolutamente convinti nel sostenerlo", ha detto ancora a proposito del sostegno della Lega e di Salvini al governo Draghi.
E' "prematuro parlarne adesso", ha poi detto Maria Elena Boschi, al termine delle consultazioni, a proposito di una candidatura di Giuseppe Conte alle suppletive per il collegio di Siena per la Camera dei deputati. "Stiamo discutendo della nascita del governo, la priorità è dare un governo che funzioni per il Paese, il destino personale di Conte francamente non è la priorità del Paese. Prima vengono gli altri 60mln di cittadini italiani", ha aggiunto la capogruppo di Iv alla Camera.
"Sono felice. Ciao, I love you". Matteo Renzi attraversa veloce il corridoio che porta ai gruppi parlamentari e apostrofa così i cronisti. Il leader di Iv, dopo le consultazioni con Mario Draghi, non si è presentato davanti ai giornalisti nella sala della Regina lasciando 'spazio' nelle dichiarazioni alle colleghe di Italia Viva.
"Oggi ci siamo soffermati solo sulla parte del programma. Draghi ci ha detto e noi abbiamo detto che sarà tutto sottoposto a verifica. Ci riserviamo di fare le nostre scelte quando avremo un quadro chiaro". Lo ha detto la presidente del Misto del Senato Loredana De Petris, di Leu, al termine delle consultazioni. "Il nostro auspicio è che le tre forze dell'alleanza", Pd-M5Se Leu, "possano concordare un atteggiamento univoco sul costituendo governo Draghi e ci riserveremo di dare una valutazione complessiva dopo le ulteriori fasi", ha poi detto Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera.
"Abbiamo riconfermato al presidente incaricato la nostra disponibilità ad accogliere l'appello del presidente Mattarella e proseguire l'interlocuzione nei modi e nelle forme che riterrà", ha aggiunto. Draghi, ha aggiunto, ha espresso "apprezzamento" e dato una "valutazione positiva sulla gestione della pandemia. L'obiettivo continua a essere quello del primo giorno, precauzione. Su questo c'è stata larga condivisione". E ancora: "Non esistono i governi tecnici, i governi sono tutti politici, devono avere la maggioranza in Parlamento. La scelta del presidente incaricato la valuteremo, però le scelte sono sempre politiche. Nascondersi dietro il paravento del governo tecnico non è la risposta corretta. Vedremo le scelte del presidente incaricato".
"Sulle grandi opere la discussione è stata su questo, le opere vanno giudicate e fatte per capire le ricadute occupazionali e ambientali. Lui ha fatto questo esempio, la valutazione ambientale dell'impatto delle opere mi è sembrata fondamentale per il presidente Draghi", ha aggiunto De Petris.
"Condividiamo gli obiettivi di Draghi". Lo ha detto il senatore Ricardo Merlo, del Maie, al termine delle consultazioni con il premier incaricato.
In mare "quando sbagli qualcosa, quando gli elementi ti hanno portato su un altro punto, devi fare rifasamento, devi riportare a una diversa rotta e velocità in modo da poter rientrare nelle norme. L'approccio della Lega sugli immigrati è illegale, tutto qui", ha poi detto il senatore Gregorio De Falco, del Misto - Centro democratico, dopo le consultazioni.
Sul lavoro, Draghi ha spiegato che "per adesso bisogna fare politiche passive, come la Cig e gli ammortizzatori sociali. Ma l'orizzonte è quello di utilizzare politiche attive" perché "se l'impresa produce, riesce, utilizza la ricchezza per il lavoro". Lo ha detto il senatore del Misto Andrea Causin dopo le consultazioni.
"Sull'economia Draghi ha una visione anticiclica, forti investimenti pubblici che possono aiutare il settore privato con una ricaduta molto forte sul lavoro", ha sottolineato Causin, aggiungendo: "Il presidente Draghi ha messo sul tavolo il tema del prolungamento del calendario scolastico. Lo valutiamo positivamente".
"Sì, assolutamente. Lascerei Forza Italia" anche dopo tutto quello che è accaduto dopo la fine del Conte II, ha poi spiegato il senatore Causin, che ha aggiunto: "Abbiamo fatto una scelta consapevole, c'era un appello molto forte del presidente della Repubblica. Non dimentichiamo che il Parlamento è fermo e quella scelta era legata al fatto che il Parlamento doveva essere molto attivo nella crisi. Si è configurato un altro scenario, non mi pare sia di minor valore. E' stata una scelta fatta per l'Europa e il presidente incaricato è la quintessenza dell''europeismo", ha sottolineato.
Silvio Berlusconi è arrivato a Roma: giunto a bordo del jet privato nella capitale, guiderà nel pomeriggio la delegazione di Forza Italia alle consultazioni del presidente del Consiglio incaricato. Matteo Salviniguiderà invece la delegazione della Lega, composta dai capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Salvini non intende parlare di ruoli o ministeri, ma di progetti concreti. In queste ora sta definendo il dossier con le proposte della Lega su lavoro, fisco, infrastrutture, scuola, giustizia. Salvini, si apprende da fonti della Lega, è soddisfatto per i sondaggi, che testimoniano la crescita del partito.
La delegazione del M5S che oggi, alle 17.15, sarà ricevuta dal premier incaricato sarà guidata dal capo politico, Vito Crimi. Confermata l'assenza di Beppe Grillo, che tuttavia nei prossimi giorni potrebbe far ritorno a Roma, anche per tentare di sedare i malumori e le divisioni che agitano i 5 Stelle. Fanno parte della delegazione pentastellata, i due capigruppo Ettore Licheri e Davide Crippa e i due vice Andrea Cioffi e Ilaria Fontana.
Questo il calendario degli appuntamenti di oggi: ore 11.00, Gruppo Europeisti – Maie Centro Democratico del Senato; ore 11.45, Liberi e Uguali e Liberi e Uguali Senato; ore 12.30, Italia Viva Gruppo Camera e Italia Viva-PSI Senato; ore 13.15, Gruppi Fratelli d'Italia Camera e Senato; ore 15.00, Gruppi del Partito Democratico Camera e Senato; ore 15.45, Gruppi di Forza Italia – Berlusconi Presidente Camera e Forza Italia-Berlusconi Presidente-Udc Senato; ore 16.30, Gruppi Lega-Salvini Premier Camera e Lega-Salvini Premier - Partito Sardo d'Azione Senato; ore 17.15, Gruppi Movimento 5 Stelle Camera e Senato.
Giornata di consultazioni con le parti sociali domani per il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi che, a quanto si apprende, vedrà il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi alle 11.45. Alle 12.45 invece sarà la volta dei segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri.