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Governo Draghi, secondo giro di consultazioni

Terminato il nuovo giro di incontri di oggi per il premier incaricato

Camera dei Deputati
Camera dei Deputati
08 febbraio 2021 | 15.25
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Mario Draghi ha dato il via oggi al secondo giro di consultazioni alla Camera per la formazione del nuovo governo. Dal premier incaricato si sono recati per primi i rappresentanti del gruppo Misto della Camera - Minoranze linguistiche. In chiusura le Autonomie e nel mezzo gli incontri con il Maie e Movimento italiani all'estero, Azione, +Europa, i Radicali, Noi con l'Italia, Cambiamo e Centro democratico. Domani si parte invece alle 11: i primi a sedersi di nuovo al tavolo con Draghi saranno i cosiddetti 'responsabili', il gruppo di Europeisti-Maie-Centro democratico nato al Senato dopo le dimissioni di Conte. A seguire Leu, Italia viva, Fratelli d'Italia, Pd, Forza Italia, Lega e M5s.

Il presidente incaricato incontrerà i rappresentanti delle parti sociali mercoledì mattina. Ipotesi già nell'aria, è stata confermata da fonti parlamentari.

Autonomie

"Ho chiesto che la politica di genere venga messa al centro di tutte le altre politiche e che in questo governo ci sia una adeguata rappresentanza di donne. Siccome il senatore Salvini entro dodici ore è diventato da sovranista un convinto europeista, forse sto giro diventa anche femminista e allora questo governo avrà al centro le politiche femminili". Lo ha affermato Julia Unterberger, capogruppo del Gruppo dello Autonomie al Senato, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio incaricato.

Noi con l'Italia, Cambiamo, Alleanza di Centro

"Siamo stati colpiti dalla lucidità di un presidente che indica come primo elemento fare uscire da una depressione psicologica oltre che economica l'Italia". Lo ha affermato Vittorio Sgarbi, al termine dell'incontro con Draghi. "Ho detto" al premier incaricato che "avendo un impegno venerdì per vedere degli affreschi importanti preferirei che si desse la fiducia da lunedì in avanti", ha detto ancora. Il presidente del Consiglio incaricato "ha fatto due esempi: uno, che a me non sembra urgente, che è la riforma della scuola; ma l'altro è la riforma della giustizia, dicendo che poteva, nel tempo che ha, immaginando che sia quello completo, occuparsi della giustizia civile, non di quella penale, perché questo chiede l'Europa, benché lui ritenga importantissima anche una riforma della giustizia penale. Ha detto, certo, è importantissimo, ma come se non ci fosse il tempo", ha detto ancora Sgarbi.

"Abbiamo fatto notare al presidente incaricato che sia nella prima che nella seconda stesura del Recovery plan non c'era minimamente cenno alla governance del Recovery plan stesso. La presenza del presidente incaricato Draghi ci rassicura da questo punto di vista, ma la governance non è solo in capo a chi lo dirige ma è anche un problema di strategia, di un sistema complessivo che riguarda Regioni, Enti locali, organizzazioni datoriali e del lavoro. Quindi un approfondimento su questo argomento verrà fatto", ha poi sottolineato il senatore di 'Cambiamo' Paolo Romani al termine dell'incontro.

"Abbiamo chiesto al presidente incaricato che facesse cenno nel programma di governo" della riforma della legge elettorale "e ci piacerebbe coniugarla con una riforma dell'assetto istituzionale per quanto riguarda, ad esempio, la sfiducia costruttiva", ha poi aggiunto Romani. "Per quel che riguarda il tema delle riforme - ha poi spiegato Gaetano Quagliariello, di 'Idea' - è evidente che questo è un tema del Parlamento, la cosa interessante è se il governo vuole facilitare uno sforzo del Parlamento in questo senso".

"Abbiamo sottoposto al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, la necessità di un ampio coinvolgimento di tutte le correnti politico-culturali, le categorie e i grandi corpi intermedi al fine di poter considerare l’esecutivo nascente un governo di unità nazionale". E' quanto ha sottolineato la delegazione di 'Idea- Cambiamo con Toti' al termine del secondo giro di consultazioni con il premier incaricato, Mario Draghi alla Camera. Presenti all'incontro come rappresentati del movimento che fa capo al governatore ligure, il deputato Manuela Gagliardi e i senatori Quagliariello e Romani.

"Inoltre -si legge in un comunicato di 'Idea-Cambiamo' - abbiamo auspicato che l’azione della futura compagine governativa sia concentrata sulle priorità del Paese, definite dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che abbiamo voluto ricordare" in ''tre direttrici fondamentali". Innanzitutto ''la gestione del fenomeno pandemico e l’implementazione del piano vaccinale per raggiungere nel minore tempo possibile la copertura di tutte le fasce più a rischio della popolazione e successivamente raggiungere l’immunità di gregge".

In secondo luogo, ''la definizione del piano di utilizzo delle risorse del Recovery Fund, della sua governance, che preveda il necessario coinvolgimento delle regioni, degli enti locali e di tutte le organizzazioni che rappresentano il mondo della produzione e del lavoro, e parallelamente l’attuazione di una decisa semplificazione burocratica e una legislazione puntuale in termini di capacità di spesa per rendere realmente operativo il progetto di rilancio del Paese". Da ultimo, ''l'avvio di un percorso parlamentare di riforme costituzionali che riveda le regole e gli assetti per disegnare istituzioni più efficienti e scongiurare per il futuro le situazioni di stallo politico verificatesi nell’attuale legislatura".

Tre direttive, sottolinea 'Cambiamo', ''funzionali al conseguimento degli obiettivi prioritari per il Paese: il rilancio economico del Paese attraverso il riavvio dei cantieri e delle attività e la creazione delle condizioni necessarie allo sviluppo, a partire da un concreto piano infrastrutturale comprensivo delle reti materiali ed immateriali: a riforma del lavoro reintroducendo forme di flessibilità e di facilitazione all’ingresso e al rientro soprattutto per le categorie spesso emarginate dal contesto produttivo, come giovani e donne; la revisione del sistema formativo, con l’obiettivo di superare il mismatch fra competenze richieste dal mondo del lavoro e quelle realmente fornite agli studenti, fra cui annoverare materie STEM, digital e soft skills, ponendo particolare attenzione ad incentivare la formazione femminile in questi campi attraverso il superamento degli stereotipi di genere".

"E' evidente che stiamo rispondendo con serietà e responsabilità all'appello rivolto dal Presidente Mattarella", ha quindi affermato Maurizio Lupi, presidente di Noi con l'Italia, al termine dell'incontro.

+Europa, Radicali e Azione

L'appoggio a Mario Draghi di Azione e Più Europa "è pieno, incondizionato, permarrà, non si limita a questo momento di entusiasmo generalizzato, ma che abbiamo assicurato al presidente incaricato anche per i momenti difficili che senza dubbio arriveranno". Lo hanno affermato Carlo Calenda ed Emma Bonino al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi.

"Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che sono quelle che ci chiede la Commissione europea: il fisco, la burocrazia e la giustizia. Da questo punto di vista abbiamo aggiunto non solo la giustizia amministrativa, civile, ma anche quella penale con l'addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane", ha poi affermato Emma Bonino. "Senza bisogno di chiederlo, la prima posizione che ci ha detto il presidente incaricato è una scelta convinta per il processo europeo e di schieramento atlantico", ha aggiunto la senatrice.

Il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, "considera che c'è un oggettivo disagio che gli studenti e le studentesse d'Italia hanno vissuto in questi mesi, di apprendimento ma anche psicologico. Quindi c'è un ragionamento da fare su come si può organizzare questo sostegno agli studenti e questo recupero di mesi persi. Ci ha condiviso un primo ragionamento su cose strutturali che hanno a che fare con il calendario scolastico e con il prepararsi per tempo a settembre dell'anno prossimo". Lo ha affermato il deputato dei Radicali italiani, Alessandro Fusacchia, al termine dell'incontro.

Maie - Psi

"Una forte cornice europeista e richiamo all'atlantismo e quando il professor Draghi parla di europeismo parla anche di sfida, tanto che è arrivato a mettere sul tavolo la questione di un bilancio comune europeo e quindi una visione che non riguarda soltanto il presente ma un'impostazione futura". Lo ha affermato il senatore del Psi Riccardo Nencini, al termine dell'incontro con il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi. Sulla riforma della prescrizione, ha aggiunto Nencini, "noi ci siamo e ottimamente, ci siamo se il tema viene rimesso sul tavolo". E ancora: "Creare lavoro attraverso la priorità" rappresentata "dalle grandi infrastrutture", ha spiegato Nencini indicando i punti programmatici illustrati dallo stesso premier incaricato.

"E' opportuno ricordare ai cittadini di non abbassare la guardia" in riferimento alla pandemia, "rispettando le prescrizioni emanate, perché una ripresa anche se lenta, come è stato ricordato dal professor Draghi, è da preferire a questa sorta di stop and go che stiamo vivendo in questo momento", ha poi affermato Antonio Tasso, del Maie, al termine dell'incontro.

"Abbiamo trovato un clima di fiducia e manifestato al presidente incaricato Mario Draghi la nostra collaborazione, anche per rispondere non solo al momento di emergenza che attraversa il paese, ma soprattutto al richiamo alla responsabilità rivolto dal Presidente della Repubblica. Abbiamo discusso di temi specifici e impegni concreti: la riforma della giustizia civile, la riforma della pubblica amministrazione e la riforma del fisco sono i pilastri fondamentali del programma di governo che nascerà fra qualche giorno”, hanno detto il segretario del Psi Enzo Maraio e il senatore del Psi Nencini dopo le consultazioni.

La delegazione del Psi ha portato al presidente Draghi i punti del programma prioritari per i socialisti: nell’ambito del Recovery Plan “Inserire nei progetti operativi l’assunzione di 100.000 diplomati e laureati da destinare alla valorizzazione dei beni culturali -hanno dichiarato Maraio e Nencini-. Accesso al Mes alla luce di una imponente previsione di spesa per la vaccinazione di massa; attenzione al comparto della giustizia, potenziare la garanzia della difesa, riforma del processo penale e modifica della norma sulla prescrizione; considerare il tema dell’ambiente come prioritario e la ripartenza dei cantieri per sbloccare le infrastrutture".

"Prevedere la costituzione di una commissione bicamerale per le riforme istituzionali tanto più necessaria perché, nei mesi passati, il ruolo del parlamento è stato sacrificato -hanno aggiunto Maraio e Nencini- e dare priorità alla scuola, uno dei pilastri che deve assicurare uguaglianza sostanziale agli italiani. Con queste premesse e sulla base di un programma che serva a uscire dalle 'macerie sociali' che la pandemia ha lasciato, i socialisti non faranno mancare il loro supporto ad un Governo autorevole ed europeista”.

Minoranze linguistiche

"Il presidente Draghi ci ha illustrato brevemente e sinteticamente i pilastri di questo nuovo governo e di questo programma che sta costruendo e che ha costruito in questi giorni: come premessa, che per noi è essenziale, è che si autodefinisce come futuro presidente di un governo europeista, questa è la priorità assoluta". Lo ha affermato Manfred Schullian, in rappresentanza delle Minoranze linguistiche della Camera, al termine del colloquio con il presidente del Consiglio incaricato. Nella delegazione presenti anche Renate Gebhard, Albrecht Plangger ed Emanuela Rossini.

"Il presidente ci ha illustrato le priorità che intende seguire con questo governo, che sono la sanità, la campagna vaccinale che va iniziata davvero e portata a termine; ha parlato tanto dell'ambiente; ha detto che, con tutti questi ristori, bisogna evitare di erogare contributi a fondo perduto ma finanziare imprese per consentire loro di poter riprendere la loro attività una volta che abbiamo superato questo stato emergenziale della pandemia", ha affermato ancora. Draghi, ha spiegato quindi Schullian, "ha annunciato tre tematiche dove intende necessarie le riforme: pubblica amministrazione, il fisco e la giustizia civile". "Non abbiamo parlato di nomi né di composizione" del futuro governo, ha aggiunto.

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