In Campidoglio lunedì la manifestazione bipartisan con tutte le forze politiche sia di maggioranza che d'opposizione. L'attacco di Magi: "Non può essere il Festival dell'ipocrisia"
Fiaccolata per Alexei Navalny lunedì 19 febbraio a Roma. Ci saranno tutti, anche la Lega. "Assolutamente sì" ha riposto Matteo Salvini alla domanda se il Carroccio avrebbe preso parte all'iniziativa lanciata via social da Carlo Calenda. "Io spero che il 2024 sia l'anno della chiusura delle troppe guerre in corso: fra Russia e Ucraina, fra Israele e Palestina - ha aggiunto Salvini a margine di un evento elettorale a Lanusei in provincia di Nuoro -. La guerra è sempre morte, sofferenza, sconfitta. Quindi conto che l'Italia sia protagonista di pace”.
Già ieri è arrivata in extremis l'adesione della Lega che ha fatto diventare la fiaccolata in Campidoglio, lunedì alle 18. 30, una manifestazione totalmente bipartisan con l'adesione di tutte le forze politiche.
Tra le figure di rilievo del Carroccio non ci sarà Claudio Borghi. "Non sono solito andare per manifestazioni e fiaccolate ma ovviamente è giusto manifestare per il rispetto dei diritti umani e la democrazia", dice il senatore all'Adnkronos.. A chi gli chiede se il governo di Putin sia responsabile della morte dell'oppositore, Borghi risponde: "Ovviamente non posso sapere di cosa sia morto Navalny ma sicuramente non avrebbe dovuto essere in prigione in Siberia". E a proposito delle accuse di filo-putinismo rivolte alla Lega dai dem, il parlamentare glissa: "Il Pd? Lo lascio parlare".
La prima ad aderire all'iniziativa è stata Elly Schlein e via via anche le altre forze di opposizione da Più Europa con Riccardo Magi, ad Alleanza Verdi e Sinistra con Angelo Bonelli a Italia Viva con Raffaella Paita. E poi, Forza Italia, Noi Moderati, Fratelli d'Italia e M5S. Oltre ai partiti di maggioranza e opposizione ci saranno anche i sindacati confederali Cgil, Csil e Uil.
"Leggo che anche la Lega parteciperà alla fiaccolata pro Navalny. Eh no caro Salvini, non puoi fare tutte le parti in commedia. Ricordo benissimo quando definivi l’arresto di Navalny una 'montatura mediatica', che era un leader solo del 3%, quando ti 'veniva da ridere' se qualcuno chiamava Putin dittatore, quando volevi scambiare due Mattarella per mezzo Putin" scrive su X il segretario di Più Europa Riccardo Magi. "E ricordiamo benissimo gli stretti rapporti tra il tuo partito e Russia Unita. E non siamo nemmeno così scemi da esserci dimenticati le parole a caldo dopo la morte di Navalny del tuo vice Crippa, che non riconosce l’omicidio di stato commesso dal Cremlino verso un suo oppositore. La fiaccolata per Navalny non può trasformarsi nel festival dell’ipocrisia delle anime belle della Lega perché per noi di +Europa sarà anche un momento per condannare tutte le ipocrisie, le complicità più o meno oscenamente ostentate come ha fatto e continua a fare la Lega con il regime di Putin".