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Elezioni Abruzzo, Marsilio annuncia vittoria: "Secondo mandato è pagina di storia"

In base ai dati parziali, vantaggio ampio su D'Amico. Il governatore: "Meloni è andata a dormire tranquilla e felice"

Marco Marsilio - (Fotogramma)
Marco Marsilio - (Fotogramma)
10 marzo 2024 | 23.09
LETTURA: 4 minuti

Marco Marsilio, vicinissimo al bis per la guida dell'Abruzzo, annuncia di fatto la vittoria e la conquista del secondo mandato da governatore dopo le elezioni regionali 2024.

Dopo la chiusura delle urne, con le proiezioni che arrivano dopo due exit poll, la forbice con l'ex rettore Luciano D'Amico viaggia sugli 8-9 punti (55 per il meloniano, 45 per l'esponente del campo largo). In base alla settima proiezione del sondaggista Antonio Noto (copertura 55%), in esclusiva su 'Rete8', il candidato di centrodestra è al 54,1% mentre lo sfidante appoggiato dal centrosinistra, è al 45,9%. La coalizione a sostegno di Marsilio è al 56% mentre quella a sostegno di D'Amico è al 44%.

Quando sono state scrutinate 444 sezioni su 1.634, Marsilio è al 53,57% mentre D'Amico è al 46,43%.

A livello di liste, in base all'ottava proiezione il primo partito si conferma Fratelli d'Italia con il 24,9%. Seguono il Partito Democratico con il 18,4%, Forza Italia al 13,4%, la Lega all'8,4%, la lista Abruzzo Insieme-D'Amico Presidente al 7,9%, il Movimento Cinque Stelle al 7,1%, la lista Marsilio Presidente al 5,4%, Azione -D'Amico al 4,1%. Alleanza Verdi- Sinistra è al 3,7%, D'Amico presidente - Riformisti civici al 2,8%, Noi Moderati al 2,5%, Udc-Dc all'1,4%.

Marsilio: "Non c'è stato testa a testa"

"Qualcuno ci ha sottovalutato e a mezzanotte ancora raccontava di un testa a testa che non è mai esistito se non nei sogni di chi ha provato a raccontare un altro Abruzzo, non quello che hanno scelto gli elettori", dice Marsilio al suo arrivo al comitato elettorale a Pescara, accolto dal coro "C'è solo un presidente".

"Il popolo abruzzese ha scelto di conferirmi l'onore di guidare la regione per altri 5 anni. Mai nei 30 anni precedenti una amministrazione uscente era stata riconfermata per un secondo mandato. E' stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro", aggiunge. "Se ho sentito Meloni? E' andata a dormire tranquilla e felice", risponde ai cronisti.

"Abbiamo chiesto altri 5 anni per continuare a crescere e completare l'opera di rilancio, ricostruzione e valorizzazione che stiamo mettendo in campo. Esprimo il mio profondo ringraziamento al popolo abruzzese per questo immenso privilegio che mi concede. Questa è la missione della mia vita: restituire alla terra dei miei padri la forza, la dignità, il ruolo che merita", afferma ancora.

"Ha vinto la verità contro la menzogna e la calunnia, sparse a piene mani. Hanno vinto i fatti e il principio di realtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote. Il popolo abruzzese vuole guardare al futuro e ha dimostrato di non avere nessuna nostalgia di un triste passato che si è gettato alle spalle già 5 anni fa", prosegue. "Il campo largo non è il futuro dell'Abruzzo, perché era il suo triste passato, e non sarà il futuro dell'Italia. Il mio impegno sarà ancora più intenso", aggiunge il governatore. "Possiamo annà a ballà", scherza poco prima delle 3 del mattino.

Festa centrodestra

Nel comitato di Marsilio a Pescara entusiasmo sin dai primi exit poll. Il sindaco forzista Carlo Masci parla di "dato positivo per Marsilio e per la coalizione di centrodestra, la cosa non può che farci piacere". Il leghista Francesco De Santis, portavoce in regione si sbilancia subito: "Penso che la partita sia chiusa". "Appare in maniera evidente come gli abruzzesi abbiano preferito un governo unito di centrodestra rispetto a un campo largo probabilmente un po' confusionario", dice Guerino Testa, deputato di Fdi. Sul voto abruzzese rompe gli indugi la ministra Daniela Santanchè, che si limita a un "e vai", su X.

"E' un risultato che ci riempie di gioia perché è la dimostrazione che questo centrodestra unito sa governare, sa essere apprezzato dalla gente. Purtroppo c'è stata una campagna denigratoria negli ultimi giorni che non ha fatto bene al sistema della politica, ma i cittadini abruzzesi non hanno tenuto conto di tutto questo", afferma il coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano. "Sono lieto che Marsilio faccia il presidente della giunta regionale, ha fatto bene, fermarlo sarebbe stato un errore clamoroso. Aggiungo che il mio partito qui raggiunge livelli davvero altissimi, perché sembra che abbiamo superato abbondantemente il 14%", osserva l'esponente azzurro.

Centrosinistra battuto

Nessun commento ufficiale a Pescara dal comitato elettorale di Luciano D'Amico, con il punto rinviato alla conferenza stampa di lunedì mattina. Dal Pd interviene Stefania Pezzopane, ex senatrice e consigliera comunale del Pd a l'Aquila che pare mettere le mani avanti: "comunque sia il centrosinistra è ripartito. E' importante quello che abbiamo fatto, può essere un messaggio che mandiamo all'Italia". Dato definitivo è quello dell'affluenza alle urne che è in lieve calo. Il dato definitivo è del 52,2%, contro il 53,11% del 2019. Una flessione che nelle analisi a ridosso del voto avrebbe favorito proprio il centrodestra.

Affluenza

Alle 23 l'affluenza definitiva (1.634 sezioni su 1.634) è stata del 52,2%, secondo i dati del sistema Eligendo del Viminale. Un dato in lieve calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019, quando aveva votato il 53,11% degli elettori.

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