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Elezioni Abruzzo, campo largo centrosinistra non sfonda

Niente bis dopo la Sardegna

Schlein e Conte
Schlein e Conte
11 marzo 2024 | 02.15
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Nessun effetto Sardegna per il centrosinistra in Abruzzo nelle elezioni regionali 2024. La coalizione che sosteneva Luciano D'Amico, il professore universitario alla guida di un campo per l'occasione larghissimo, si è fermata a una decina di punti distanza dal centrodestra del governatore uscente Marco Marsilio. L'esito delle elezioni non è stato in bilico, come i progressisti si aspettavamo, ma è stato chiaro dopo i primi dati.

Il primo campanello di allarme per il campo largo, del resto, era suonato già nella serata di ieri, di fronte ai dati dell'affluenza: 52,19%, in lieve calo sul 2019. Alla fine il dato più basso di sempre. D'Amico, al contrario, aveva scommesso su un dato in crescendo, considerato indispensabile per colmare il gap della vigilia con Marsilio. "Avremmo tutti scommesso che si poteva superare la soglia delle scorse elezioni", ha spiegato l'ex sindaco di Pescara Marco Alessandrini a spoglio in corso.

"Ci aspettavamo sicuramente una affluenza più strutturata", gli ha fatto eco il segretario dl Pd di Pescara Nicola Maiale. D'Amico, quindi, si è trovato a inseguire sin dal primo minuto dello spoglio. "Lo scontro tra destra e centrosinistra era difficilissimo. La destra ha messo in campo ministri, promesse incredibili", ha ammesso l'ex senatrice e consigliera comunale a L'Aquila Stefania Pezzopane.

Nella notte, il campo largo del professore universitario si è fermato quindi intorno al 45%. "Comunque sia il centrosinistra è ripartito, una grande unità e un campo larghissimo, siamo in campo -è stata l'interpretazione della Pezzopane-. E' importante quello che abbiamo fatto. Può essere un messaggio che mandiamo all'Italia".

I risultati dei singoli partiti suggeriscono che la discussione nel campo largo si potrà aprire già nelle prossime ore. Secondo le proiezioni, il Pd con il 18,1% è il secondo partito in Abruzzo (dietro FdI, al 24,1%). I dem si possono consolare con il segno più rispetto alle precedenti regionali (11,1%) e alle politiche (16,6%).

All'opposto il M5s registra un 7%, in calo netto sia rispetto al 19,7% delle regionali del 2019 (quando correva da solo) che al 18,4% delle politiche. "Il nuovo corso è partito da poco, ci stiamo strutturando. Il Movimento soffre le elezioni locali, abbiamo difficoltà", ha ammesso Gianluca Castaldi, coordinatore del M5s in Abruzzo, a Rainews24.

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