Il sondaggista: "Campagna fatta di insulti senza una discussione comprensibile sui contenuti"
Una campagna elettorale urlata e rissosa aumenterà l'astensionismo, specie tra i giovani al primo voto. Dal suo punto di osservazione Renato Mannheimer, lancia l'allarme causato dalla comunicazione politica aggressiva, tratto comune dei comizi e degli interventi tv di tutti i leader di partito in vista delle elezioni politiche 2022 del 25 settembre. "Di queste elezioni mi colpisce il livello dello scontro - dice il sondaggista in una dichiarazione all'Adnkronos - uno scontro tra schieramenti ed esponenti politici fatto di insulti, di offese e contrapposizioni, senza una discussione comprensibile sui contenuti".
"Mi rendo conto che questa è la strategia più immediata e remunerativa. Al di là degli slogan e della polemica quotidiana, manca una discussione vera sui problemi del Paese che sono diversi e molto grandi. Nella politica del tutti contro tutti, ogni mezzo è lecito per rubare un voto all'avversario o se necessario anche all'alleato. L'elettore è disorientato ed è ragionevole prevedere un aumento molto forte dell'astensione".
Secondo Mannheimer il fenomeno colpirà principalmente il M5s e la Lega. "I 5Stelle nelle ultime settimane hanno ripreso fiato al Sud ma perderanno gran parte dei voti conquistati nel 2018 che finiranno nell'astensionismo. Pure la Lega pagherà un po' il braccio di ferro tra la linea salvinista e governista. Il malcontento verso la Lega delle imprese e degli imprenditori del Nord, di cui si è parlato nelle scorse settimane, avrà un prezzo elettorale che avvantaggerà Fdi e finirà nelle tasche della Meloni".
"Infine penso che tanti giovani al primo voto, pur essendo potenzialmente interessati a farsi un'idea politica in particolare attraverso i social media (come vediamo molti leader sono sbarcati su Tik Tok) ma l'offerta informativa è superficiale, poco interessante, e quindi, chi è al primo voto, facile che decida di astenersi. Io sono sicuro che il 25 settembre una bella fetta di diciottenni girerà al largo dal seggio elettorale", conclude Mannheimer.