L'ex M5S: "Da Grillo a Fico, molti non mi vogliono. Con Conte confronto sincero, è un galantuomo"
"Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Così l'ex deputato M5S Alessandro Di Battista, in un video postato sui suoi canali social.
"In questi giorni in molti si sono espressi su una mia eventuale candidatura. Ho letto i vostri commenti e vi ringrazio per i suggerimenti e per la vostra stima. In questi giorni ho fatto tutti i passaggi che consideravo necessari per prendere una decisione approfondita. Come potete immaginare non è stato facile", spiega Di Battista rivolgendosi ai suoi follower.
"Ho chiamato Conte, nonostante ogni giorno leggessi delle interviste, da parte di vari esponenti del Movimento 5 Stelle che mi tiravano in ballo, non proprio carine... - ricostruisce Di Battista - Nessuno mi ha detto 'abbiamo bisogno di te'. Le più gentili erano 'se torna si deve allineare'. Le meno gentili erano 'non abbiamo bisogno di lui perché è un distruttore', tipo Attila il re degli Unni. Forse i disboscatori di consenso sono stati altri: alcuni sono ancora all'interno del M5S, altri se ne sono andati".
"Ho parlato con Conte e ho compreso che ci sono molte componenti nell'attuale M5S che non mi vogliono. Da Beppe Grillo passando per Roberto Fico: non mi vogliono, per una serie di ragioni. Forse temono che io sia poco imbrigliabile, perché forse temono giustamente che io possa ricordare degli errori politici che sono stati commessi negli ultimi due anni da vari esponenti: Grillo, Di Maio che poi se n'è andato, Fico. Coloro che in un certo senso sono stati i principali promotori dell'entrata del Movimento nel governo Draghi", prosegue l'ex deputato.
"Politicamente oggi non mi fido di Beppe Grillo, che ancora in parte fa da padre padrone. E io sotto Grillo non ci sto. Per rientrare nel Movimento e ricandidarmi - rivendica l'ex grillino - è giusto che io pretenda determinate cose: e non sono poltrone, ma garanzie politiche. In questo momento, con Grillo che ancora non ha fatto un passo di lato - che dovrebbe fare - queste garanzie non ci sono", rimarca Di Battista.
E ripercorrendo il passato ricorda che "sono stato costretto a lasciare il M5S proprio perché Grillo ha indirizzato il Movimento nel governo dell'assembramento. Ma anche in precedenza - si sfoga Di Battista - ho avuto dei momenti difficili, come quando fondamentalmente mi hanno impedito di fare il capo politico del M5S evitando di votare, quando non hanno neppure voluto pubblicare i voti degli stati generali perché io avevo preso il triplo dei voti di Di Maio, che all'epoca faceva ancora il ducetto... Non si doveva far sapere, perché era un'onta per lui".
"Con Conte abbiamo avuto un'interlocuzione molto leale, lo ringrazio, perché è stato molto sincero. Per me è un galantuomo, non mi ha mai mancato di rispetto e mi ha sempre detto la verità. Si è sempre comportato bene. Credo - afferma ancora nel video - che abbia veramente a cuore l'interesse del Paese". Con Conte, prosegue l'ex deputato M5S, "su alcune posizioni abbiamo idee molto diverse, io non sono un atlantista e non credo minimamente all'efficacia delle sanzioni (alla Russia, ndr), mai e poi mai avrei votato per l'invio di armi all'Ucraina. Per me atlantismo ed europeismo oggi non sono la stessa cosa".
Quanto al suo futuro, "nei prossimi mesi insieme ad altre persone creerò un'associazione culturale per fare politica insieme da fuori, per darci una struttura e un'organizzazione civica per fare cittadinanza attiva. Per fare proposte e scrivere leggi, e poi magari portarle in Parlamento come leggi di iniziativa popolare", annuncia. L'intenzione dell'ex deputato M5S è quella di "creare un percorso, poi - spiega - vedremo in futuro a cosa potrà portare questo percorso. Io credo molto nei percorsi dal basso e non nei cartelli elettorali nati in fretta e furia perché ci sono le elezioni anticipate".