"L’agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione"
"Fratoianni e Bonelli chiedono a Letta di rinegoziare il patto sottoscritto ieri. Non c’è alcuna disponibilità da parte di Azione a farlo. L’agenda Draghi è il perno di quel patto e tale rimarrà. Fine della questione". Così su Twitter Carlo Calenda, in merito all'accordo in vista delle elezioni politiche 2022.
Angelo Bonelli, a Metropolis su Repubblica.it, dice che "l'accordo del Pd di ieri con Calenda, con quel profilo programmatico, non parla più a quel popolo di centrosinistra in cui in questo momento il disagio è profondo".
"Quando si ha senso responsabilità, tutti devono chiedere per quel che valgono" sottolinea quando gli viene chiesto della divisione 70/30 tra Pd e Azione sui collegi. "Se c'è una rinegoziazione di questi elementi", ovvero le percentuali sui collegi "e un profilo programmatico che parli al centrosinistra" si può andare avanti.
Regalare 14 seggi al centrodestra? "Assolutamente no - replica Bonelli - c'è bisogno di grande senso di responsabilità. L'accordo non è già nei fatti, noi abbiamo avuto la responsabilità di dialogare con chi è distante e ha usato termini come 'accozzaglia' o 'frattaglie' che non è un modo intelligente per stare insieme".
"Né io né Fratoianni andiamo col Pd, noi abbiamo la nostra lista - scandisce - Per come è stata impostata ieri l'intesa Letta-Calenda potrebbe consentire un'intesa anche con M5S, un'intesa tecnica. Faccia parte di questa alleanza, con un'intesa tecnica, anche M5S così come lo fa Calenda".