Il leader di Azione spiega: "Delle alleanze elettorali non me ne frega nulla, ma non rinuncio a nettezza delle cose che voglio fare"
L'intesa elettorale tra Azione e Iv, si farà: "spero di si'. Ci sono tutte le premesse. Io con Renzi ho governato quattro anni, abbiamo sempre litigato però le cose le abbiamo fatte". Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato a 'Omnibus' su La7, sottolineando che "delle alleanze elettorali non me ne frega nulla, se riesco a farle bene ma non rinuncio alla nettezza di quello che voglio fare. Il Paese deve uscire da questo impasse, per cui l'Italia non riesce a fare mai le cose normali".
Il leader di Azione torna poi sullo scontro con Di Maio. "Io non ho mai pensato che Di Maio non avesse i titoli per candidarsi. Quello che mi ha colpito di Di Maio, che non aveva alcuna esperienza di governo, è che ha voluto il Ministero dello Sviluppo Economico che raggruppa 4 ministeri. Ma Di Maio ha detto non mi basta, ne voglio un 5: il ministero del Lavoro. Quando io ho fatto il ministro ero molto spaventato, mi sembrava una cosa enorme. Invece Di Maio è arrivato ha rimosso tutte le persone che c'erano prima ha messo i suoi; poi ha cancellato Impresa 4.0, ha rimesso in discussione i piani sull'Ilva, sulla Tap... senza saperne nulla. Il problema non è l'origine delle persone ma la loro capacità di prepararsi per fare il proprio lavoro. Io a Di Maio imputo la mancanza di umiltà. Basta pensare che al momento di insediarsi non ha voluto fare nemmeno il passaggio delle consegne con il ministro precedente".