Trattive in corso tra i leader di Azione e Italia viva per raggiungere un'intesa e presentare agli elettori l'opzione di un terzo polo
Trattative in corso tra Matteo Renzi e Carlo Calenda, per trovare un accordo in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022, ma ancora mancano alcuni pezzi per definire il puzzle. Il leader di Italia viva ha messo sul tavolo la sua disponibilità, anche di fronte a chi nel suo partito non ha nascosto dubbi e rischi: "Se Calenda ci sta, noi ci siamo. Il terzo polo richiede generosità e impegno", ha spiegato Renzi.
Una apertura rispetto alla quale, però, "da Azione" sono arrivate "reazioni molto fredde", secondo la valutazione fatta da fonti di Iv. Da parte sua, Calenda non ha chiuso all'intesa: "Stiamo lavorando a un accordo per il terzo polo con Renzi. Parliamo soprattutto di cosa vogliamo fare, stiamo definendo, stiamo definendo tutto, e definiremo anche i collegi", ha spiegato.
Penso che andranno insieme", dice il segretario del Partito democratico Enrico Letta che sottolinea: Azione e Italia Viva "sono partiti politici in competizione aspra con noi, Calenda e Renzi sono due leader politici che questa legislatura l'hanno fatta da eletti del Pd, ma siccome non possono pensare di stare in un partito in cui ci sono anche altri, hanno fatto un'altra scelta".
Nel pomeriggio l''idea di una donna front runner. "Azione un leader ce l'ha già", ha risposto dal canto suo la ministra per il Sud Mara Carfagna a una domanda su una sua possibile leadership dell'ipotetico terzo polo Azione-Italia Viva. E' stato il segretario di Azione Carlo Calenda, questo pomeriggio, a parlare di leadership da affidare eventualmente a "una terza, chi lo sa".
Alessandro Di Battista intanto in un video sui social spiega: "Non ritengo ci siano le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche". Spiega di aver sentito Giuseppe Conte e "anche parlando con lui", aver "compreso che ci sono tante componenti dell'attuale M5s che non mi vogliono, da Grillo passando per Fico". L'ex 5s parla anche di alcune interviste: "Le più gentili erano 'se torna si deve allineare' e le meno erano 'non abbiamo bisogno di lui perché è un distruttore tipo Attila", "quando forse i disboscatori di consensi sono stati altri". Su Conte afferma: "E' stato molto sincero", "è un galantuomo".