Al grillino diversi eletti ed attivisti contestano una violazione della regola del doppio mandato. Lombardi: "Doppiamente incandidabile"
Caos nelle chat romane del M5S, a quanto apprende l'Adnkronos, dopo l'auto-candidatura del consigliere romano Paolo Ferrara alle parlamentarie 5 Stelle, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Il pentastellato ha annunciato sui social la sua decisione: "Per me ha un valore enorme poter aiutare la gente portando in Parlamento una voce sincera, che viene dal basso. Metterò a disposizione del Movimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte l'esperienza di governo maturata da consigliere comunale in Campidoglio", scrive Ferrara. Ma al grillino diversi eletti ed attivisti contestano una violazione della regola del doppio mandato, blindata da Beppe Grillo e dallo stesso Conte: "Ferrara ha già svolto un 'mandato zero' come consigliere municipale, più altri due come consigliere comunale. Candidarlo significherebbe derogare alla regola del secondo mandato", spiega un 'portavoce' off the records. Interpellato in merito dall'Adnkronos, Ferrara assicura di non aver infranto la regola 'aurea' del Movimento: "La mia prima consiliatura come consigliere municipale - si giustifica - durò un anno e pochi mesi...".
ROBERTA LOMBARDI - "Paolo Ferrara? Trovo esecrabile che dopo essere stato beneficiario di una campagna mail di supporto della sua candidatura al Consiglio Nazionale su cui sappiamo ci sono stati esposti al garante privacy per utilizzo non consentito di dati personali, adesso ricorra pure a social del M5S Roma per una sua nuova campagna personale". Così all'Adnkronos Roberta Lombardi, assessora alla Transizione ecologica in Regione Lazio ed esponente 5 Stelle, commentando l'auto-candidatura del consigliere capitolino. Secondo Lombardi, inoltre, Ferrara "è doppiamente incandidabile, perché per lui si tratterebbe del quarto mandato e perché ha in corso un mandato che non termina entro il 2022, come da regolamento". "Ovviamente non spetta a me affermarlo, ma mi sorprendo che si debba ribadire l'ovvio", insiste l'ex deputata romana.