Dopo Barbara Lezzi, Vittorio Di Battista. L'intervista del ministro grillino Vincenzo Spadafora, ieri sulle pagine del Corriere della Sera, fa infuriare anche il padre di Alessandro Di Battista, ex deputato ma tra i volti più noti del Movimento. "Se non fosse stato (???) del Movimento, il ministro Spadafora cosa sarebbe stato, un democristiano? Macché, il ministro Spadafora non 'sarebbe stato' un democristiano, egli è un democristiano. Non sarebbe stato ministro, questo, sì. Scusate, ho scritto 'del Movimento' ma volevo dire 'nel'. A proposito, chi ce lo ha messo, Rosy Bindi o Cirino Pomicino?", scrive in un post su Facebook.
Ma il papà di 'Dibba', protagonista di diversi post al vetriolo che spesso hanno indotto lo stesso Alessandro a prendere le distanza, rincara la dose con un altro post. "SOS, IL NEMICO CHE VORREI. Oggi, con la stabilizzazione facilmente ottenuta, il nemico non è più il Movimento. Il Movimento lo trattano per quello che vale, il nemico è l'unico che non sta nel Movimento ma che è del Movimento. Ma li mortacci vostri...", conclude.